Sanremo 2019, conferenza stampa di apertura: Claudio Baglioni: “Sul conflitto di interessi, ho la coscienza a posto”

Festival di Sanremo 2019
Festival di Sanremo 2019

Nella conferenza stampa di apertura del “Festival di Sanremo 2019”, Claudio Baglioni ha dichiarato: “Sul conflitto di interessi, ho la coscienza a posto”.

Si è svolta oggi, la conferenza stampa di apertura del “Festival di Sanremo 2019”, durante la quale sono state fornite alcune anticipazioni, inerenti alla kermesse canora, che inizierà domani sera e si concluderà il 9 Febbraio, con la proclamazione della canzone vincitrice.

La conferenza, dopo i saluti del sindaco di Sanremo, è stata aperta da Teresa De Santis, direttore di Rai1, che ha smentito le voci, circolate negli scorsi giorni, inerenti a presunti screzi con Claudio Baglioni, direttore artistico e conduttore del Festival, insieme a Claudio Bisio e Virginia Raffaele:

“Si è parlato di screzi tra me e Baglioni, ma non ci sono stati. Siamo sempre nella condizione di confrontarci con cordialità, simpatia e anche con qualche battuta. Quando si parla, poi, di ospiti internazionali va ricordato che anche i nostri cantanti italiani ormai sono internazionali. Si è parlato di festival autarchico, sovranista, ma non è così, questo festival avrà certo una sua identità. Baglioni ha scelto non soltanto prodotti della tradizione sanremese, ma anche prodotti di frontiera. E’ un festival che ha una grande varietà di temi, senza preclusioni”.

La De Santis ha, poi, commentato, le voci, fatte circolare in primis da “Striscia la Notizia”, circa un presunto conflitto di interessi tra Baglioni e la competizione canora (ve ne abbiamo parlato qui):

“Il conflitto d’interessi è un tema molto vago, non ne parlo contrattualmente perché non mi compete ma concettualmente. La produzione culturale in Italia vive anche di contiguità, è un’industria che può addirittura far tesoro di certe contiguità. E’ molto frequente che siano le filiere amicali a creare le condizioni perché si arrivi al massimo del risultato. Questo non vuol dire che poi non ci sia una coscienza. Sta alla coscienza di Baglioni portare avanti un risultato e la certezza di un prodotto, lui lo ha dimostrato lo scorso anno e non credo che stavolta voglia smentirsi per finire nelle strettoie di chissà quali macchinazioni. Un’artista con la sua carriera non credo voglia buttare alle ortiche questa esperienza per finire in chissà quali oscure macchinazioni. Credo non abbia bisogno di chissà quali giochi di potere, di cui appunto non ha bisogno”.

Baglioni ha annunciato, oltre agli artisti di cui si è già parlato nelle scorse settimane (ve ne abbiamo parlato qui) anche la presenza di Riccardo Cocciante, come superospite:

“Sarà un festival molto simile a quello dell’anno scorso e vorrei fosse popolar-nazionale, non per un’autarchia, perché Sanremo è già internazionale. La prima serata avremo Bocelli con suo figlio. Si aggiungeranno Riccardo Cocciante, previsto per la seconda serata, che è un artista di incredibile internazionalità. La canzone è una testa d’ariete per far entrare le musiche nel cuore della gente”.

Baglioni: “Sul conflitto d’interesse, sono con la coscienza a posto”

Sul presunto conflitto d’interesse che lo vedrebbe coinvolto:

“Sono con la coscienza a posto. Tra le proposte arrivate alla commissione selezionatrice, la scelta è stata quella di fornire una fotografia reale della nostra musica corrente. La parte tradizionale la colmeremo con una serie di tributi. Abbiamo voluto che le canzoni in concorso coprissero uno spettro molto ampio. Gran parte di questo lavoro è stato fatto sapendo che mi sarei fatto 24 amici e 300 persone che invece mi portano risentimento. Tutte le commissioni e le giurie sono fallibili. Sono felicissimo di aver detto qualcosa sul festival, sennò senza argomenti magari avrei parlato anche stavolta di migranti. E invece così non ci sono rischi. Io sono il sacrestano del festival, qualsiasi personalismo cercherò di combatterlo perché il festival è più importante di tutti noi. Non bisogna far prevalere il chiacchiericcio o le polemiche perché la sostanza del festival è talmente grande che non va toccata”.

Spazio, poi, a Virginia Raffaele che, emozionata, ha dichiarato:

“Non si può non dire che per me è un regalo essere qui. Spero di essere all’altezza. L’anno scorso ho fatto pochi minuti, stavolta 25 ore, spero di essere all’altezza”.

E Claudio Bisio:

““Non pensavo fosse così, non me l’aspettavo. Ho lavorato di recente con la Pellegrini e in questo momento non vedo l’ora di scendere in campo o di tuffarmi in questo Festival. Sento qualcuno che mi teme e si chiede chissà cosa dirò. Sanremo vince su tutto, poi la mia storia la conoscete e se mi avete chiamato è perché sarò me stesso con garbo. Il turpiloquio qui non ci può essere, prometto garbo, piccole sordine ma sempre restando me stesso”.

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Maria Rita Gagliardi