Alessandro Squarzi, intervista ESCLUSIVA all’imprenditore e icona di stile italiano

In ESCLUSIVA abbiamo intervistato l’icona di stile Alessandro Squarzi

E’ un’icona di stile che non passa inosservata; parliamo di Alessandro Squarzi, imprenditore romagnolo (riminese per l’esattezza) che deve il suo successo alle numerose esperienze nel mondo della moda. Famosissimo sui social dove ha un numero importante di follower (possiamo definirlo anche un influencer), non ci siamo fatti scappare l’occasione di intervistarlo e in ESCLUSIVA Squarzi si è messo a nudo rispondendo alle nostre domande.

Buongiorno Alessandro, grazie per la disponibilità. Diversi giornali la definiscono ‘l’imprenditore più amato di Instagram’: come si spiega questa descrizione?

La ringrazio innanzitutto per il complimento, in realtà non mi reputo affatto l’imprenditore più amato da Instagram. Credo invece che la gente che mi segue, soprattutto ragazzi giovani, lo facciamo perché vedono in me una persona vera, reale, che si è costruito quello che ha intorno da solo ed in modo autentico. Il messaggio che trasmetto è quello di credere nei propri sogni ponendoseli come obiettivi reali e realizzabili.

Ci può raccontare come è cominciata la sua scalata nel mondo della moda?

Ho iniziato a lavorare nel mondo della moda dalle basi, ossia come commesso in un negozio di abbigliamento, una grande scuola che mi ha ‘tirato’ fuori la passione e il mio talento per questo mondo. 

Le racconto questo aneddoto: appena entrato, con grande stupore del proprietario, avevo chiesto di lavorare a provvigioni e non a stipendio. Il negozio venne inaugurato a settembre del 1992, il mio stipendio di dicembre dello stesso anno fu di tredici milioni delle vecchie lire.

I social hanno condizionato la nostra quotidianità, diventando decisivi anche nella sfera lavorativa: cosa vuole trasmettere ai suoi numerosi follower su Instagram?

Il mio account  Instagram è semplicemente una finestra affacciata sul mio quotidiano. Non lo uso quindi in specifico per il mio business. Quello che trasmetto sono quindi le mie passioni e i miei ideali, quello cioè in cui credo ogni giorno.

Intervista al noto imprenditore riminese Alessandro Squarzi

Qual è il più grande successo e rimpianto della sua vita?

Il mio più grande successo è mia figlia Allegra. Il più grande rimpianto è stato quello di non studiare, cosa però che sto cercando di recuperare adesso, imparando ad esempio a parlare meglio in inglese.

L’anno scorso ‘Esquire’ l’ha nominata uomo meglio vestito al mondo: si sente già lei un’icona di stile o sono le persone esterne che le hanno trasmesso questa consapevolezza?

Innanzitutto non smetterò mai di ringraziare ‘Esquire’ per questa nomina. 
Sono decisamente le persone esterne comunque. Ricordo perfettamente quando Scott Schuman mi fotografò a Pitti la prima volta dodici anni fa, ricevetti molte telefonate da amici per dirmi che ero su ‘The Sartorialist’ ed io che non sapevo minimamente cosa fosse! Credo che questa mia inconsapevolezza che tutt’ora mi appartiene faccia di me l’icona che la gente vede.

Come si vede tra 10 anni Alessandro Squarzi e come vorrebbe essere ricordato in futuro?

Tra dieci anni? Esattamente come adesso. In futuro (mi auguro lontano) vorrei invece essere ricordato per i messaggi che trasmetto ogni giorno ai ragazzi che mi chiedono consigli, rispondo personalmente a tutti perché credo di lasciare un segno anche in questo. Un libro è già uscito, un altro è in lavoro e parlerà delle mie passioni, macchine, orologi e il mio archivio vintage.

Simone Ciloni

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