
Yemen, due uomini sono stati condannati a morte dopo aver violentato e ucciso un ragazzo di 12 anni.
Le immagini sconvolgenti mostrano Wadah Refat e Mohamed Khaled mentre si trovano sotto tiro, in attesa della pubblica esecuzione, il tutto davanti a centinaia di spettatori accorsi sul posto per assistere all’evento ad Aden, città portuale dello Yemen.
In prima fila sono visibili anche alcuni bambini, mentre la polizia punta gli AK-47 alle spalle degli uomini condannati. Mentre la folla assisteva al macabro spettacolo, il plotone d’esecuzione yemenita ha eseguito la condanna, sparando alle spalle dei due uomini.
Refat, 28 anni, e Khaled, 31 anni, sono stati condannati alla pena capitale per aver rapito, stuprato e ucciso un ragazzo di soli 12 anni.
Trascinato dentro casa, violentato e ucciso
Stando a quanto ricostruito durante il processo, il ragazzo stava giocando accanto all’abitazione di uno degli uomini, quando ad un certo punto i due lo hanno trascinato dentro casa e violentato.
“Dopo lo stupro, per mettere a tacere le grida del bambino che chiedeva aiuto, uno di loro ha afferrato un coltello e gli ha spezzato il collo“, ha detto il giudice che ha emesso la condanna. Lo Yemen è uno dei pochi paesi al mondo in cui la pena capitale è legale.
Tutte le condanne a pena capitale devono essere ratificate dal presidente dello Yemen. I reati in questione sono di solito atti violenti come omicidio, stupro e terrorismo, ma la pena di morte può essere utilizzata anche per atti contrari alla legge della Sharia, come adulterio e blasfemia.
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