Dopo la cocente sconfitta raccolta dal M5S alle elezioni regionali in Abruzzo il Ministro del Lavoro ha fatto il punto della situazione
Il momento immediatamente successivo a delle elezioni politiche è quello giusto per comprendere cosa sia realmente accaduto in fase di voto: è il momento per riflettere sul risultato ottenuto, per trarre le giuste conclusioni e per resettare e ripartire da zero, se è il caso. Resettare e ripartire da zero è forse quello che dovrebbe fare il M5S dopo la sconfitta raccolta alle elezioni regionali in Abruzzo. Elezioni che hanno consegnato la regione nelle mani del centro-destra. A fare il punto della situazione ci ha pensato Luigi Di Maio.
Luigi Di Maio sulle elezioni regionali in Abruzzo, il vicepremier apre a possibili alleanze in chiave locale
“Ci sono alcuni problemi di fondo che come MoVimento dobbiamo affrontare. Nelle prossime settimane presenterò agli iscritti del MoVimento delle proposte da sottoporre a consultazioni online. Dobbiamo affrontare il tema dell’organizzazione nazionale e locale, dobbiamo aprire ai mondi con cui sui territori non abbiamo mai parlato a partire dalle imprese, dobbiamo decidere se guardare alle liste civiche radicate sul territorio“. Così Luigi Di Maio ha precisato sul “Blog delle Stelle” cosa potrebbe non aver funzionato nel caso delle elezioni regionali in Abruzzo. Un mancato dialogo del M5S con le liste civiche presenti sul territorio e con le imprese: elementi imprescindibili per un corretto funzionamento di tutta la macchina di Governo. Le ammissioni di Di Maio sulla sconfitta aprono uno scenario nuovo sul piano politico italiano, prevedendo future alleanze a cui prima il M5S aveva sempre chiuso le porte (decidendo di candidarsi in solitaria).
Luigi Di Maio sulle elezioni regionali in Abruzzo: “Non presentiamoci se non siamo pronti”
Nel lungo sfogo scritto da Di Maio sul Blog il Ministro ha ammesso di fare un’autocritica che altri esponenti del gruppo non hanno ancora avuto il coraggio di fare. C’è molto da migliorare, soprattutto la presenza dei politici sul territorio, dove dovrebbero operare in sinergia con tutte le realtà locali. In questa maniera si potrà arrivare preparati, avendo compiuto un lavoro e avendo un’idea del lavoro da compiere in futuro, alle elezioni. Di Maio ha affermato che non bisogna presentarsi improvvisando e che qualora il Movimento non fosse pronto ad affrontare delle elezioni si dovrà avere il coraggio di non candidarsi.
Luigi Di Maio sulle elezioni regionali in Abruzzo: “Il M5S non è finito come in molti dicono”
Nelle sue parole anche un monito rivolto agli avversari che credono che il M5S stia per crollare: “(…) Ogni volta che il movimento 5 stelle ottiene alle elezioni locali un risultato inferiore a quello delle politiche – spiega Di Maio – c’è chi non parla d’altro che della sua fine imminente. Basta vedere i dati. Alle elezioni comunali di giugno 2017 abbiamo preso di media il 7,8% e poi dopo meno di un mese il 33% alle politiche. Poi a giugno 2018 abbiamo preso in media il 12% alle comunali. Quindi si mettano l’anima in pace perchè non è così. In questi due giorni dopo le elezioni però ho riflettuto. Mi sono chiesto se fosse il caso di dire una verità che tutti nel movimento conosciamo, ma nessuno ha ancora avuto il coraggio di dire (…)”.
(Immagine di repertorio)
Maria Mento