Prosegue l’inchiesta sulla morte shock di James Manning, 2 anni: il bimbo si è soffocato con del cibo al ristorante ma non è stato soccorso dallo staff

Un bimbo di 2 anni di nome James Manning è deceduto per soffocamento nel West Sussex lo scorso 20 Giugno 2018. Il piccolo si trovava insieme alla famiglia nel parco divertimenti di Bognor Regis quando la tragedia ha avuto luogo. Il piccolo e i suoi genitori stavano pranzando e il bimbo si è soffocato con del cibo. Nessun membro dello staff è intervenuto per aiutare James che così è deceduto. Dopo la vicenda shock i genitori hanno sporto denuncia contro gli addetti ai lavori e sul loro comportamento è stata avviata un’inchiesta.
Bimbo di 2 anni si soffoca al ristorante e lo staff non lo aiuta, le dichiarazioni della madre
Prosegue l’inchiesta che è stata avviata sulla morte del piccolo James Manning (2), morto per soffocamento lo scorso 20 Giugno. Il piccolo stava pranzando in un ristorante presso il parco divertimenti di Bognor Regis (West Sussex) quando si è soffocato con del cibo: James ha ricevuto tutto l’aiuto possibile da parte delle persone presenti, ma non dei membri dello staff che non si sarebbero mobilitati. James è stato trasportato d’urgenza in ospedale ma nemmeno questo è servito a salvargli la vita. La dinamica del decesso ed il comportamento tenuto dai membri dello staff del ristorante messo sotto accusa sono stati ben studiati, in questi mesi, nel corso dell’indagine aperta dagli inquirenti. Natalie, la mamma di James, ha spiegato che nessun addetto al primo soccorso si è mobilitato per suo figlio: “Ho fatto del mio meglio e ogni membro del pubblico stava cercando di aiutare. Non ci sono stati operatori del primo soccorso in loco che ci abbiano aiutato (…)”. La donna ha anche raccontato delle difficoltà incontrate dai soccorritori per accedere alla struttura (c’erano i cancelli chiusi), e questo ovviamente ha ritardato le operazioni.
Bimbo di 2 anni si soffoca al ristorante e lo staff non lo aiuta, cosa sarebbe successo
La drammatica morte del piccolo James Manning lascia addosso inquietanti interrogativi. Probabilmente il bimbo si sarebbe potuto salvare se fosse stato tempestivamente soccorso. Cosa che, di fatto, non è avvenuta. Mentre il bimbo soffocava, nella sala del ristorante in cui si trovava nessun membro dello staff ha reagito. I soccorsi, allertati con una telefonata al 999, hanno avuto difficoltà a far passare i loro mezzi su quattro ruote perché i cancelli erano chiusi, tant’è che uno dei paramedici ha preso la decisione di entrare a piedi nella struttura. Sono stati gli stessi paramedici a confermare l’immobilità degli addetti ai lavori. L’inchiesta è stata rinviata e l’udienza si svolgerà in una data che non ancora è stata decisa. Nel corso del dibattito in aula che si è svolto di recente, però Karen Harrold (assistente del coroner) ha sottolineato come la cattiva gestione della chiamata d’emergenza, con le indicazioni imprecise su come i soccorritori avessero dovuto raggiungere il piccolo, ha portato ad un ritardo fatale per il piccolo James Manning.
Maria Mento