Netflix è decisa a lanciare l’attacco definitivo all’industria cinematografica vincendo l’Oscar con ‘Roma’ di Alfonso Cuaron. Per assicurarsi il premio la compagnia ha sborsato 30 milioni di euro.
La corsa all’Oscar come miglior film quest’anno è più combattuta che mai con gli 8 pretendenti vicini nelle preferenze di pubblico e critica e nessun reale favorito. Questa situazione di stallo rende l’attesa della notte degli Oscar febbrile, inoltre la tradizionale serata di gala di Los Angeles quest’anno vede l’ingresso di un nuovo agguerrito competitor, l’unico in quasi 100 anni di industria cinematografica americana a riuscire ad insidiare le 7 major.
Stiamo parlando ovviamente di Netflix, il colosso dell’intrattenimento in streaming non si accontenta più di aver massacrato i canali televisivi e punta deciso a prendersi un posto tra le grandi della cinematografia. Per raggiungere tale obiettivo la vittoria dell’Oscar più prestigioso sarebbe il definitivo boost verso la consacrazione.
La strategia di Netflix per vincere l’Oscar: 30 milioni per pubblicizzare Roma di Cuaron
Netflix è giunto agli Oscar con ben due film tra i candidati: ‘La ballata di Buster Scruggs‘ dei fratelli Cohen e ‘Roma‘ di Alfonso Cuaron. Solo quest’ultimo, però, concorre per il premio più ambito e pur di vederlo trionfare la compagnia americana non sta badando a spese. In vista delle premiazioni, infatti, Netflix ha stanziato ben 30 milioni di euro per la campagna pubblicitaria (il doppio di quanto speso per la realizzazione).
Il monte è servito per acquistare il 50% della società che gestisce la cartellonistica di L.A. e far piazzare immagini del film nei punti nevralgici della città delle stelle e per assicurarsi i servigi di Lisa Taback vera e propria celebrità di Hollywood in grado di far premiare quasi tutti i film da lei sponsorizzati, tra questi figurano ‘Il Caso Spotlight’, ‘Moonlight’, ‘La La Land’ e ‘Il discorso del Re’.