Dov’è finito Di Battista? I 9 giorni di silenzio dell’ex onorevole fanno rumore

I 9 giorni di silenzio dell'ex onorevole fanno rumoreChe fine ha fatto Alessandro Di Battista? In molti si chiedono il perché del silenzio dell’ex onorevole, vorrà pianificare la prossima mossa?

La presenza di Alessandro Di Battista dall’indomani delle elezioni che hanno sancito la vittoria del Movimento 5 Stelle è stata decisamente altalenante. L’ex onorevole, infatti, non ha mai recitato un ruolo attivo nell’esecutivo, limitandosi più che altro a svolgere una funzione di portavoce del M5S. In concomitanza con gli esordi del governo ha deciso persino di prendersi un periodo sabbatico dalla politica con un viaggio negli Stati Uniti ed un successivo peregrinare per i Paesi latino americani.

Il suo ritorno in Italia e al ruolo di esponente di spicco del Movimento è coinciso con le festività natalizie. Il Dibba si è espresso sulla questione legge di bilancio, ha espresso il suo parere sulla questione immunità che è sembrato in disaccordo con quello dei rappresentanti di governo (sembrato perché poi è stato rettificato), ha presenziato a programmi politici prima del voto delle Regionali in Abruzzo, ma proprio dopo il risultato negativo si è congedato nuovamente dalle comunicazioni, persino dalle solite arringhe social per cui è molto amato dai pentastellati.

Il rumoroso silenzio di Dibba

Per quale motivo, il politico più rappresentativo del Movimento 5 Stelle (dopo Di Maio) si cela dietro il silenzio? Probabilmente non ce n’è uno preciso, è possibile che come hanno fatto notare alcuni componenti dei 5 stelle Di Battista semplicemente si nasconda nei momenti difficili (pare che alcuni lo chiamino sommergibile o anguilla per la sua abilità di sfuggire in tali occasioni).

C’è però anche chi comincia a sospettare che l’ex onorevole abbia mal digerito l’accordo con Salvini e la Lega, così come probabilmente ha compreso poco la scelta di concedere l’immunità, e che stia in silenzio per non mostrarsi in aperto contrasto con il Movimento. Ma se la distanza con il suo partito è tale da costringerlo al silenzio, la sua permanenza nelle fila dei pentastellati è ancora una certezza? Possibile che il costante calo di consensi e l’allontanamento ormai palese da diverse posizioni del passato porti il Dibba a considerare l’idea di una scissione?

 

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