Ne avevamo scritto qualche giorno fa, parlando della lingua italiana come il quarto idioma più studiato al mondo: purtroppo, per una mia svista legata ad un fact checking non approfondito, la notizia si è rivelata una bufala.
O, per meglio dire, rappresenta una serie di dati e notizie senza vere e proprie fondamenta, strutturate in modo diverso rispetto a quello che avrebbero dovuto rappresentare a livello didattico. Bufala nella quale, volente o nolente è caduto puro il Ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e l’intera Farnesina.
Ma come stanno le cose? La questione è stata presa ed analizzata pezzo dopo pezzo dalla linguista Roberta Alessandro, la quale scrive sulla sua pagina Facebook:
“CI RISIAMO con la bufala dell’italiano quarta lingua più studiata. Me ne occupai un paio di anni fa. Feci delle ricerche, studiai, chiesi, investigai. E alla fine la scoperta.
Scrivono: L’italiano è la quarta lingua più studiata al mondo, ma intendono: l’italiano è la lingua più studiata al mondo COME QUARTA LINGUA. Cioè: uno parla, mettiamo, il turco; seconda lingua: inglese; terza lingua: russo. QUARTA LINGUA: italiano. Questa almeno era la situazione anni fa.
Riguardo all’ewige Wiederkunft des Gleichen, iniziamo col dire che l’Ethnologue NON raccoglie i dati sulle lingue studiate, ma sul numero di parlanti, nativi o L2. Secondo l’Ethnologue 2018, nella classifica di lingue più parlate, l’italiano è al numero 22 (non 21) (https://www.ethnologue.com/statistics/size); la lingua più parlata è il cinese mandarino, non l’inglese. Per numero di parlanti L2 è al numero 18.
Scopiazzando dal Sole, l’HP riporta che il trend (io direi: la bufala) era già iniziato nel 2014-2015. C’è infatti una classifica sulle lingue più studiate nei college americani risalente a quel periodo, che riporta come fonte il Corriere della Sera, il quale riporta un articolo di Icon, consorzio che aveva basato la propria stima sui numeri raccolti, udite udite! dagli Istituti Italiani di Cultura.
I quali IIC(ndr:sigla degli istituti sovracitati), aiutati dalle ambasciate, di solito chiedono i dati alle scuole, alle università, e a tutti gli enti che insegnano italiano. Questi dati sono abbastanza accurati, ma riguardano ESCLUSIVAMENTE l’italiano. In altre parole, gli IIC non sanno quante persone studino il cinese in Vietnam, né quante persone studino il russo in Venezuela, ovviamente. È già difficile tenere sotto controllo i corsi di italiano: immaginate quelli di tutte le altre lingue.
Quindi, per concludere. L’italiano non è la quarta lingua più studiata al mondo. O almeno: non lo sa nessuno, se lo sia. Mi sembra molto improbabile, a dirla tutta.
Invece di vantarci di quanto siamo meravigliosi e di quanto fantastica sia la nostra lingua, faremmo bene a preoccuparci del fatto che i dipartimenti di italiano stanno chiudendo dappertutto, in Europa. Altro che quarta lingua! La laurea in Italiano non la vuole più nessuno. E questo dovrebbe farci preoccupare, e dovrebbe invitare il nostro governo a sovvenzionare molto più seriamente i corsi di lingua italiana e i lettori di italiano all’estero, prendendo esempio, per dirne una, dalla Germania.”
Lorenzo Carbone