Ex transgender si fa rimuovere i capezzoli per una trasformazione: “Provengo da un altro pianeta”

Ex transgender si fa rimuovere i capezzoli per una trasformazioneDiventato transgender a 29 anni, adesso si fa rimuovere i capezzoli per somigliare ad un alieno a-genere, poiché convinto di provenire da un altro pianeta.

Jareth Nebula è un ex transgender che un giorno ha compreso di non sentirsi a proprio agio nella forma umana e adesso lavora sul suo corpo per trasformarsi a qualcosa di simile ad un alieno senza sesso. Jareth era una ragazza che ha cominciato a sentirsi a disagio con il proprio corpo in età adolescenziale. Per anni ha cercato di capire cosa la rendesse infelice ed un giorno ha pensato che si trattasse del genere di appartenenza.

Sicura che diventare un uomo avrebbe risolto i suoi patemi interiori, Jareth ha cominciato a vestirsi come un maschio e ad iniettarsi del testosterone per assomigliavi. A 29 anni ha completato la propria trasformazione grazie ad un intervento chirurgico con il quale ha rimosso il seno, ma anche in quelle nuove fattezze si sentiva a disagio.

Ex transgender decide di tramutarsi in un alieno

Inizialmente non riusciva a comprendere per quale motivo non fosse felice, ma dopo una riflessione interiore ha concluso che probabilmente appartiene ad un altro pianeta ed il suo io non è uomo né donna. Seguendo questa nuova convinzione ha deciso di cambiare il suo nome in Jareth, come il personaggio di David Bowie in Labirinth, Nebula, come le nubulose nello spazio. Come primo passo verso la trasformazione fisica in una “Cosa” (Jareth chiede di non essere identificato con lui o lei, ma con questo o codesto) ha deciso di rimuovere chirurgicamente i capezzoli e togliere anche le sopracciglia. Il resto del corpo verrà ricoperto di tatuaggi e avrà nella sua forma finale 333 stelle (per il momento sono solamente 78).

Amici e familiari non comprendono la sua nuova decisione (mentre avevano appoggiato il cambio di sesso) così come nessuna delle persone che frequenta, ma Jareth non ne fa un dramma né chiede di essere compreso: “La gente mi tratta come un pazzo perché sono un alieno, ma è un modo assolutamente valido di chiamarsi”, spiega al ‘Mirror’ aggiungendo poi: “Mi dispiace che la gente mi attacchi online. Credo che abbiano una mancanza di empatia che mi vogliano solo attaccare, quindi me ne faccio una ragione ignorandoli”.

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