Proposta di legge approvata da Trump, negli USA chi ha disturbi mentali potrà comprare armi da fuoco

Trump e la proposta di legge sulla vendita di armi da fuoco a chi soffre di disturbi mentali

Trump e la proposta di legge sull'uso di armi da fuoco; niente divieti a chi soffre di disturbi mentali
Approvata da Donald Trump la proposta di legge che non vieta più a chi soffre di disturbi mentali di comprare e usare armi da fuoco

Donald Trump ha approvato Martedì scorso una proposta di legge che, fra l’altro, non vieta più a chi soffre di disturbi mentali di comprare e usare armi da fuoco.

Il Presidente Donald Trump non è certo nuovo alle polemiche. E la proposta di legge che ha approvato lo scorso Martedì sembra destinata a suscitare scalpore sia tra i cittadini degli Stati Uniti che sulle pagine della stampa internazionale, come rivela il sito USA Today.

La proposta riguarda la vendita di armi da fuoco, permettendone l’uso anche a chi soffre di disturbi mentali. Di fatto, la nuova legge azzera quella che era stata promossa dal precedessore di Trump, Barack Obama, in seguito al massacro di San Bernardino nel 2015. Trump aveva promesso già in campagna elettorale di ritirare la legge una volta diventato Presidente degli Stati Uniti, e ha mantenuto la parola data agli elettori.

Quando Obama chiese maggiori controlli sul background e la salute mentale di chi acquistava armi da fuoco

La proposta di legge di Trump annulla il decreto di Obama sul gun control
Era stato Barack Obama, il precedessore di Trump, a chiedere maggiori controlli sull’uso delle armi da fuoco

Obama aveva richiesto che la Social Security Administration trasmettesse periodicamente all’FBI un elenco dettagliato delle persone che soffrivano di disturbi mentali. Gli agenti federali del National Instant Criminal Background Check System – il database elettronico dell’FBI – avrebbero quindi stabilito a quali di questi soggetti fosse consentito acquistare armi da fuoco. Un vero e proprio controllo incrociato per determinare il livello di pericolosità di ogni singolo individuo, tenendo conto anche di attitudini caratteriali, background familiare e precedenti.

I soggetti presi in esame sarebbero stati oltre 75000, e avrebbero avuto la possibilità di ricorrere in appello nel caso in cui non fossero stati ritenuti idonei al possesso di armi da fuoco. Secondo l’amministrazione Trump, tuttavia, questa legge avrebbe potuto penalizzare anche individui perfettamente attendibili e in grado di usare le armi con criterio, pur soffrendo di problemi mentali.

La proposta di legge che fa infuriare i Democratici

I Democratici invocano a un gun control molto più rigido, ma Trump non ci sta
I Democratici chiedono un maggior controllo sulle armi da fuoco, ma Trump non ci sta; “boccerò la loro proposta di legge”.

La proposta ha suscitato le ire dei Democratici, che chiedono invece un controllo ancor più serrato sull’uso e la vendita di armi da fuoco. La Camera ha reagito prontamente nella giornata di Giovedì chiedendo che il periodo di controllo del background personale sia alzato da tre a dieci giorni.

Una richiesta che Trump avrebbe già promesso di bocciare, in quanto limita i diritti dei possessori di armi. Secondo i Democratici, un inasprimento dei controlli eviterebbe il ripetersi di incresciosi incidenti come il massacro, nel 2015, di nove afroamericani in una Chiesa del Sud Carolina; l’attentatore era stato in grado di procurarsi l’arma del delitto proprio perché all’FBI non erano bastati tre giorni per indagare sul suo passato.

Cristina Pezzica