La piccola Elisa non ha sconfitto la leucemia, straziante post del papà: “La belva bastarda è tornata!”

straziante post del papà: "La belva bastarda è tornata!"
(Facebook)

Il trapianto di midollo osseo non è servito, la piccola Elisa combatte ancora con la leucemia ed il padre si sfoga con uno straziante post su Facebook.

Ad inizio dello scorso anno l’Italia intera si era interessata alla sorte della piccola Elisa, una bambina di appena 3 anni che rischiava di morire se non avesse trovato un donatore di midollo osseo. Come altri casi hanno dimostrato (vedi quello del piccolo Alex), gli italiani sono persone dal gran cuore ed in pochi giorni l’appello sui social del padre si è diffuso a macchia d’olio, permettendo ai medici del Bambin Gesù di trovare un donatore compatibile all’85-90%.

Ci sono voluti 5 mesi prima che Elisa riuscisse ad uscire dall’ospedale e tornasse a fare quello che una bambina della sua età è solita fare (correre, giocare e divertirsi), ma la luce intravista in quel periodo era solo un miraggio, poiché due mesi dopo, a luglio 2018, i medici hanno notato dei valori alterati e nonostante le terapie non c’è stato modo di contrastare l’insorgere della malattia.

Piccola Elisa, il post del padre: “La belva bastarda è tornata”

Adesso Elisa si trova nella medesima situazione di un anno fa: necessita di un donatore per sperare di continuare a vivere. A comunicarlo è il padre della bambina che in un lungo post condivide tutta la sua amarezza e la sua rabbia per una situazione che è divenuta un atroce tortura: “Sono parole che non avrei mai voluto scrivere…Ma mi sento in dovere per rispetto alle migliaia di persone che ci seguono e che costantemente ci scrivono e ci aiutano ormai da 2 anni di non poter più stare in silenzio…Dopo 2 anni di sofferenze,di speranze,illusioni ,mille difficoltà e rare piccole gioie ,quando sembrava illuminarsi la strada in fondo al tunnel, quando si riaccendeva un concreto barlume di speranza…Tutto finito…tutto spazzato via..la BELVA BASTARDA e FOTTUTA e’ritornata”.

Nel lungo post l’uomo racconta i mesi successivi al trapianto, le difficoltà post operatorie, il ritorno a casa della figlia e la speranza che quell’incubo fosse svanito. Quindi spiega come la malattia abbia trovato nuovo vigore e come, nonostante gli sforzi dei medici, abbia prevalso sulle terapie. Adesso serve un altro trapianto, ma Fabio (questo il nome del coraggioso padre) non si dà per vinto, e dà ancora credito alla speranza: “Non può, non deve finire così ELISA ti scongiuriamo non lasciarci…Grazie a chi ci condivedera’ nella preghiera o con un semplice pensiero positivo”.

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