Una bambina è annegata dopo essere stata lasciata incustodita in un bagno mentre sua madre era al telefono.
Sarah Elizabeth Morris, 35 anni, di Bagillt, in Galles, è comparsa in Tribunale dopo la morte di sua figlia Rosie. La donna nega l’accusa di omicidio colposo e di crudeltà nei confronti della piccola Rosie.
Rosie, che all’epoca dei fatti aveva 13 mesi, stava facendo il bagno con suo fratello gemello Mason quando sono rimasti soli per un “periodo prolungato”: lo riferisce il quotidiano britannico “Metro”.
Sarah Morris, che non è stata in grado di fornire un resoconto chiaro di ciò che è accaduto, pare si trovasse al telefono con la sua compagna Sarah Swindles. La chiamata è durata quasi 50 minuti, mentre i suoi figli erano nella vasca da bagno.
I piccoli sono stati lasciati nella vasca senza supporto
Una volta terminata la telefonata, Sarah Morris è andata a controllare i suoi piccoli e si è accorta che Rosie non respirava. Per questo ha chiamato la sua amica Jemma Egerton, che conosceva da circa un mese, per informarla di quanto stava accadendo. L’amica le ha consigliato di chiamare il 999, ma la donna si “è precipitata in strada” tenendo Rosie a testa in giù e gridando aiuto, lasciando l’altro figlio da solo nella vasca da bagno.
Le successive indagini hanno accertato che i piccoli sono stati lasciati in una posizione molto pericolosa, senza alcun tipo di supporto.
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