Droga la compagna per stuprare la figlia 12enne: pedofilo condannato a 32 anni

pedofiloHa drogato la compagna e la figlia tre volte a settimana con sonniferi in polvere per poter abusare costantemente della ragazzina. Il caso sconcertante

Ha drogato la compagna per poter stuprare la figlia di dodici anni. Sono retroscena sconcertanti quelli emersi a seguito delle indagini legate ad un nuovo caso di pedofilia venuto alla luce proprio grazie ad una donna, sconcertata della sua costante stanchezza sopraggiunta all’improvviso e che l’accompagnava quotidianamente. Ha voluto approfondire la questione scoprendo che il suo fidanzato stava drogando sia lei che la figlia dodicenne, così da poter abusare della ragazzina.

Uno stato di costante stanchezza

La donna, che vive a Sydney, Australia, aveva parlato della sua costante stanchezza ai medici che non erano riusciti a trovare una causa; da quando aveva iniziato a frequentare Timothy James Stewart aveva inoltre notato che la figlia si era sempre più chiusa in sè stessa rendendosi conto, ad un certo punto, che aveva smesso di chiamare l’uomo “papà”. Nel momento stesso in cui è accaduto, ha raccontato alle autorità, “ho capito tutto”: l’uomo è stato arrestato e condannato a 32 anni di carcere per i disgustosi abusi ai danni della ragazzina.

Il processo

In tribunale è emerso che l’uomo avrebbe drogato la compagna e la figlia tre volte a settimana utilizzando sonniferi in polvere nascosti nelle loro bevande. Non solo: avrebbe memorizzato diverse immagini esplicite nascondendole in un’app per iPhone all’apparenza simile ad una calcolatrice. E ha distrutto tutte le lettere scritte dalla figlia della donna, che cercava in questo modo di rivelare la verità. Nel corso del processo il pedofilo ha cercato di difendersi dicendo che era stata lei a sedurlo e che descriveva la loro relazione come quella di una coppia sposata. Ma i rapporti medici hanno smentito tutto, rivelando che la giovane era stata pesantemente drogata.

Leggi NewNotizie.it, anche
su Google News

Segui NewNotizie.it
su Instagram