Gilet gialli, chi ha svaligiato Bulgari erano ladri professionisti
A svaligiare le gioiellierie ed i negozi di lusso in Francia non sono stati i gilet gialli. Non era difficile da immaginare, ma finalmente anche la polizia parigina si schiera e dichiara che non sono i gilet gialli ad aver saccheggiato i negozi di lusso agli Champ-Elysées durante la manifestazione di sabato.
I mass media avevano subito puntato il dito contro i manifestanti, chiamandoli vandali e devastatori e delegittimando l’intera protesta. Dal canto nostro, avevamo già prospettato la possibilità di infiltrati durante le manifestazioni e ora la polizia parigina conferma. A svaligiare il negozio di Bulgari, in particolare, sarebbe stata una squadra di ladri professionisti.
Dei ladri professionisti da Bulgari
Sabato scorso il negozio di Bulgari al civico 136 del centro di Parigi era stato devastato. I mass media avevano subito incolpato i gilet gialli, ritenendo che si trattasse di una azione ‘dimostrativa conto i ricchi’. Niente di più falso. A far saltare la blindatura del negozio e a saccheggiarlo sono stati dei ladri professionisti che hanno organizzato il colpo per tempo, piazzandolo il giorno della manifestazione per cercare di non dare nell’occhio e soprattutto per scaricare la colpa sui manifestanti.
La squadra di rapinatori indossava gilet gialli, ma aveva portato con sè tutto quello che serviva per far saltare le serrande. La boutique si era blindata con portelloni di acciaio e legno inchiodati sulle vetrine, ma non è servito a nulla: i rapinatori in solo sette minuti hanno fatto saltare i portoni, hanno portato via solamente i gioielli più preziosi dimostrando di conoscere il ‘mestiere’ e di aver fatto una selezione.
Lois Lecouplier, segretario nazionale del sindacato Alliance Police, dichiara: “Vedendo come hanno agito, viene da porsi qualche domanda ha detto C’è un gruppo che agisce molto rapidamente e in modo molto professionale, più che dei black bloc, mi sembrano dei rapinatori di mestiere”.
“Infiltrati per delegittimare le proteste”
I gilet gialli, intanto, non ci stanno a farsi tacciare dai media come vandali mentre protestano per il rincaro del costo della vita, contro l’immigrazione, contro l’Euro e le politiche europee. “La polizia picchia i gilet gialli, ma non alza un dito contro i black bloc che devastano gli Champs-Elysées. L’obiettivo del governo è evidente: mettere in cattiva luce noi e screditarci agli occhi dell’opinione pubblica per salvare Macron. Ma il presidente ha le spalle al muro, ha le ore contate” dichiara Christophe Chalençon, esponente dei gilet gialli, dopo la manifestazione di sabato.
“Non siamo noi a spaccare le vetrine, sono i black bloc che ogni volta arrivano in massa. La polizia li lascia fare per far credere che i responsabili siamo noi” aggiunge. “Che cosa dovremmo fare? Dondolarci al sole come dei pinguini? Manifestare in disparte, nelle campagne, per non disturbare le vacanze sulle nevi del signor Macron? Il movimento è vivo, mentre il governo invece alla frutta. Il fatto che il presidente fosse in vacanza mentre a Parigi bruciavano il Fouquet’s dice molte cose”.
E aggiunge: “Sa perché sabato Macron è andato a sciare sui Pirenei? Perché aveva paura. Aveva fatto schierare centinaia di gendarmi attorno all’Eliseo per proteggersi, ma ha avuto paura lo stesso ed è partito per luoghi più sicuri” continua Chalençon. Che nega che la gente sia stanca delle proteste, dando piuttosto la colpa ai giornali che fingono che il fenomeno dei gilet gialli sia in decadenza semplicemente perchè scomodo. “La gente è stanca di una politica che favorisce i ricchi e penalizza tutti gli altri; vuole riguadagnare il potere di acquisto perduto, vuole pensioni migliori e tasse meno inique. Queste sono le nostre rivendicazioni, espressione della volontà popolare”.