Alessandro Mahmood, vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo con il tormentone “Soldi”, ha parlato delle polemiche razziste che si sono scatenate su di lui dopo la vittoria

L’inaspettata vittoria ottenuta al Festival di Sanremo, poco più di un mese fa, ha presentato Alessandro Mahmood al grande pubblico. Già autore di testi per altri artisti (ad esempio Marco Mengoni), è stata proprio la kermesse sanremese ad accendere pienamente i riflettori sul suo lavoro di musicista e di autore e a far diventare la sua “Soldi” il tormentone di tutte le radio. Quello che ha attirato l’attenzione dei più, però, non è stato il suo brano ma il fatto che Alessandro, pur essendo a tutti gli effetti italiano (la madre è sarda), ha un padre egiziano. Questo “dettaglio” ha scatenato il razzismo del mondo dei social e in molti hanno anche parlato di una vittoria pilotata in modo tale da essere politicamente fastidiosa. In un’intervista rilasciata durante una puntata del talk show “Dimartedì” condotto da Giovanni Floris, Alessandro Mahmood ha espresso il suo pensiero su tutta questa scia di polemiche.
Alessandro Mahmood sulle polemiche razziste post Sanremo, “Io straniero nel mio Paese”
Sentirsi straniero in Italia. Un’Italia che, per diritto di nascita, è il suo Paese. Ecco come Alessandro Mahmood ha dichiarato di sentirsi ai microfoni di Giovanni Floris. L’amara scoperta dopo un evento bellissimo della sua vita: la vittoria al Festival di Sanremo 2019. La gioia, incontenibile, per questo traguardo raggiunto è stata in qualche modo offuscata dai commenti razzisti, a volte anche molto cattivi, giunti al suo indirizzo un po’ da tutti i principali social networks. In pochi, davvero in pochi, si sono soffermati a commentare la validità della sua canzone. In troppi, invece, hanno storto in naso per le sue origini egiziane. Dimenticando che Alessandro Mahmood è italiano a tutti gli effetti, che è nato ed è vissuto in Italia, e che la sua mamma è una donna sarda. Italiana, appunto.
Alessandro Mahmood sulle polemiche razziste post Sanremo, l’intervista di Giovanni Floris
“Allora, io parlo del mio vissuto e io non ho mai avuto momenti della mia vita in cui ho subito del razzismo proprio, quindi per quello che ho vissuto io ti dico di no. Ovviamente son consapevole, no, anche dopo comunque la vittoria di Sanremo ho ricevuto dei commenti razzisti. Io credo non ci debbano più essere queste differenze al giorno d’oggi”. Così Alessandro Mahmood intervistato da Giovanni Floris a “Dimartedì”, in onda su La7, sulle polemiche razziste sorte intorno alla sua vittoria sanremese. “Pero nella tua vita non le hai vissute. Nella tua esperienza, crescendo nella realtà, diciamo, di quella fascia di età a cui tu ti rivolgi alla fine non c’erano queste discriminazioni”, lo ha incalzato ancora Floris. Ed ecco la risposta, anche un po’ atta a stemperare la gravità degli attacchi razzisti subita, che è arrivata da parte del giovane artista 26eenne: “No perché io sono cresciuto proprio in una generazione già mista, no? Io quando… alle elementari già c’era dal cinese, al russo, e comunque eravamo già una generazione mista. Io credo che la mia generazione sia cresciuta già con la mente aperta. Arrivato a 26 anni, dopo la storia di Sanremo, sentirmi straniero nel mio Paese, capito?”.
(Fonte: La Repubblica.it)
(Immagine di repertorio)
Maria Mento