
La tentata strage di Milano ha sollevato dei dubbi sui requisiti necessari per diventare autisti: come funziona? Può guidare chi ha dei precedenti penali?
La tentata strage di Milano ha messo in allerta i genitori dei bambini in età scolare sulla sicurezza dei viaggi in pullman. A preoccupare particolarmente sono i controlli sugli autisti dei mezzi ed i requisiti necessari per ottenere un posto di lavoro che potrebbe mettere a rischio la sicurezza di molte persone. Come si fa a diventare autisti di un pullman? Quali procedure e documentazioni si devono ottenere?
In primo luogo bisogna compiere 21 anni, limite di età minimo per conseguire la patente D, ovvero quella che consente di guidare un mezzo pesante. Una volta superato l’esame teorico e quello pratico, i candidati sono chiamati ad ottenere anche la Carta di qualificazione del conducente (novità introdotta nel 2005 con un decreto legislativo che si conformava alla direttiva europea del 2003). La CQC si suddivide in due qualifiche: quella per il trasporto merci e quella per il trasporto delle persone. Si possono conseguire entrambe e per ottenerle è necessario affrontare dei corsi di 140 ore con esami finali. C’è infine un ulteriore passo prima di ottenere l’abilitazione, ovvero dei corsi di specializzazione di 2-3 settimane da seguire nelle autoscuole adibite.
Può guidare chi ha dei precedenti penali?
Oltre ai requisiti professionali ne esistono altri morali, legati dunque al profilo psicologico e ai precedenti penali del candidato. Tutti questi requisiti morali sono sanciti per legge dall’articolo 120 in cui si legge che sono impossibilitati alla ricezione della patente di guida: delinquenti abituali o professionali (chi viene condannato dopo essere stato giudicato abituale o chi vive dei proventi delle attività illecite). Interdetto è anche il delinquente di tendenza, ovvero colui il quale sebbene non sia recidivo, abituale o professionale, abbia commesso reati non colposi ma lesivi della persona o della sua vita.
Ulteriori interdizioni riguarda chi è stato sottoposto nei tre anni precedenti a misure di sicurezza personale o preventive, dunque chi ha commesso reati legati all’utilizzo, alla produzione o al commercio di sostanze stupefacenti. Tutti questi divieti possono essere rimossi qualora intervenga una revoca o una riabilitazione. Infine non può essere concessa la patente di guida a chi è stata revocata per la seconda volta la patente.