Domani, sabato 23 marzo ci sarà a Roma la marcia per il clima: una manifestazione nazionale contro la devastazione del territorio e per la salvaguardia dell’ambiente da nord a sud.
La manifestazione internazionale che ha avuto luogo venerdì scorso ha riportato l’attenzione di tutti sulla tematica ambientale, permettendo a media e associazioni ambientaliste di fare arrivare a tutti un messaggio fondamentale: bisogna applicare delle misure concrete per contrastare il surriscaldamento globale. Un messaggio che solo pochi giorni prima era stato divulgato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e che da diversi anni è argomento di discussione tra i vari Stati.
A distanza di una settimana ci sarà a Roma una seconda manifestazione in favore dell’ambiente, questa volta, però, si tratta di un movimento esclusivamente nazionale, che vede la partecipazioni di tutte le organizzazioni a tutela dell’ambiente sparse per l’Italia e che punterà ad evidenziare come l’Italia non stia facendo nulla per contribuire a fermare il cambiamento climatico.
Marcia per il clima: giustizia sociale e ambiente
Il proposito dei manifestanti è sopratutto quello di fare capire come la salvaguardia dell’ambiente sia da legare alla giustizia sociale, fare capire insomma che le devastazioni ambientali sono foriere di disuguaglianze sociali e portano a reiterate violazioni dei diritti individuali e di quelli collettivi, come quello a vivere in un ambiente salubre, alla salute e alla vita.
In concreto dunque si protesterà ancora una volta contro l’Ilva, a causa della quale molti lavoratori e residenti rischiano la propria vita e vedono peggiorare il proprio stato di salute, ma anche contro la trivellazione, causa del deterioramento dell’ambiente marino e del danneggiamento di interi ecosistemi, e contro la costruzione della Tav. Queste sono le tre tematiche principali, ma in generale si protesterà contro qualsiasi opera umana possa portare ad un peggioramento delle condizioni di vita o danneggi semplicemente l’ambiente.