
Inferno su Gaza, Israele bombarda civili
Ricomincia l’inferno sulla striscia di Gaza. Israele ha cominciato a bombardare diversi palazzi civili nella striscia di Gaza, compreso un istituto di assicurazioni che secondo la difesa israeliana “era una base segreta di Hamas”.
Il palazzo, di tre piani e situato nella zona cittadina di Gaza, è stato distrutto. Fortunatamente i palestinesi che si trovavano all’interno hanno evacuato l’edificio e si sono messi al sicuro. La popolazione è corsa nei rifugi mentre Israele continua a bombardare il centro cittadino, in quella che si teme possa diventare una feroce escalation. Una vendetta per un missile che, questa mattina, ha colpito un edificio a Tel Aviv, ferendo sette persone.

Secondo Israele quel missile proveniva da Gaza, ma Hamas ha negato ogni responsabilità. In effetti, sapendo le reazioni di Israele quando avvengono fatti simili, è difficile pensare che Hamas abbia reputato conveniente lanciare un razzo contro edifici civili israeliani.
Che è esattamente quello che sta facendo in queste ore Israele su Gaza, tingendo la sera del rosso delle esplosioni e terrorizzando la popolazione. Netanyahu ritorna dagli USA in tutta fretta per annunciare la vendetta. “Un attacco criminale contro Israele al quale reagiremo con tutta la forza” ha comunicato il leader israeliano.
Un palestinese ucciso questa mattina
Intanto questa mattina un giovane palestinese è morto per le ferite riportate dopo che i soldati israeliani gli hanno sparato nella zona settentrionale, comunica il ministero della Sanità palestinese nella Striscia di Gaza. Habjb al-Masri, di 24 anni, stava protestando vicino al recinto perimetrale, zona settentrionale della Striscia di Gaza. I soldati israeliani, come di loro abitudine, hanno attaccato i manifestanti con proiettili d’acciaio rivestiti in gomma e bombe di gas ad alta velocità.
Habjb al-Masri ha riportato delle gravi ferite al torace ed è morto questa mattina: l’ennesima vittima delle forze israeliane che agiscono in spregio al diritto internazionale e ai diritti umani. La Commissione per i Diritti Umani dell’ Onu, proprio qualche giorno fa, aveva condannato Israele per uso eccessivo della forza e aveva paventato anche dei crimini di guerra. Molti Paesi dell’UE, preoccupati di turbare il loro alleato mediorientale, si sono astenuti dal voto. Secondo il ministero degli esteri israeliano, chiedere ad Israele di reprimere senza l’uso della violenza le manifestazioni palestinesi significa cedere “alla manipolazione di Hamas”.