Simone, il ragazzino di Torre Maura che si è opposto alla manifestazione di Casapound, è stato attaccato dalla scrittrice Elena Stancanelli. In sua difesa le parole di uno dei suoi professori

Simone è il ragazzino di 15 anni che vive nel quartiere romano di Torre Maura e che da qualche giorno è divenuto, per certi versi, il volto simbolo dell’opposizione a Casapound. Tutto è iniziato durante la manifestazione organizzata dal partito di estrema destra per protestare contro l’arrivo di 70 persone di etnie sinti e rom nel centro di accoglienza della zona. “State a fa’ leva sulla rabbia della gente per racimolare voti. ‘Sta cosa di anda’ sempre contro le minoranze a me nun me sta bene”, ha detto il giovane Simone al leader Mauro Antonini, sottolineando che se le cose, nel suo quartiere, non funzionano la colpa non è certo degli ultimi tra gli ultimi. Alle coraggiose dichiarazioni del ragazzo, in queste ore riprese da tantissime testate giornalistiche, è seguita la polemica scatenata dalle parole pronunciate dalla scrittrice Elena Stancanelli. A lei ha voluto rispondere uno dei professori di Simone.
Casapound a Torre Maura, Elena Stancanelli su Simone: “Non sa parlare in italiano”
“Per carità, il pischello di Torre Maura, che gli vuoi dire, coraggioso… Ma che uno a quell’età non sappia parlare in italiano non vi fa impressione?”. Così la scrittrice Elena Stancanelli su Twitter. Il pischello di Torre Maura è Simone, il 15enne capace di andare contro le idee messe in campo da Casapound nella manifestazione di Torre Maura e non solo. E sui social sono volate le critiche: Elena Stancanelli è stata messa alla berlina per aver attaccato la forma attraverso la quale un ragazzino di quindici anni ha espresso un pensiero pieno di contenuti e già molto maturo per un giovane della sua età. In molti hanno definito come meschino l’attacco della scrittrice. La Stancanelli, accusata da qualcuno di essere molto spocchiosa, si è mantenuta sulla sua posizione ribadendo il suo dolore per i ragazzi che arrivati ai 15 anni “non sanno mettere due parole in fila”. Ieri Fabrizio Comparelli, uno degli insegnanti di Simone, ha voluto scrivere un pensiero in sostegno del suo alunno, plaudendo alla sua lucida capacità di penetrare in profondità un problema sociale ultimamente avvertito come sempre più allarmante nel nostro Paese.
Casapound a Torre Maura, Fabrizio Comparelli risponde a Elena Stancanelli: “Io orgoglioso di Simone”
Un attacco, quello di Elena Stancanelli, scagliato verso un pensiero non espresso in italiano ma in un dialetto che racconta, con tutta la forza delle sfumature di significato che una lingua può possedere, la vita vissuta a Torre Maura. Ed ecco le parole che il Professor Fabrizio Comparelli ha usato per rispondere a Elena Stancanelli e per esprimere il suo pensiero sull’intervento di Simone: “Volevo dire alla signora Stancanelli che mi commuove il fatto che i giornalisti italiani si preoccupino così tanto della salvaguardia della lingua italiana… e soprattutto contribuiscano con interventi illuminanti e spesso risolutivi su questioni che toccano non solo le corde più intime del nostro essere umani, ma soprattutto la nostra capacità di analizzare i veri problemi della società (o delle società?) in cui viviamo quotidianamente. #simone è un ragazzo come tanti. Parla e scrive un ottimo italiano in classe. Quella fierezza, quella capacità di controbattere a delle argomentazioni poco consone non solo nella sostanza, ma espresse anche in maniera volgare dal linguaggio del corpo, mi piacerebbe poter dire di avergliela trasmessa io anche in parte infinitesimale. Ma non è così. È tutto merito suo. Io sono orgoglioso di Simone, e così tutti i miei amici e colleghi. Signora Stancanelli, io sono il professore di italiano e storia di Simone”.
(Fonti: TPI, Viriglio.it e Facebook)
Maria Mento