Desirè Manca fa scandalo al consiglio regionale: il vestito è troppo osé?

Nuovo guaio per la capogruppo del Movimento 5 Stelle sardo Desirè Manca.

Dopo essere stata ritratta sorridente con il busto di Benito Mussolini, arriva una nuova tegola per la grillina.

Ieri, sette aprile, è stato presentato il nuovo Consiglio Regionale Sardo, Manca si è presentata il giorno dell’insediamento con una blusa blu elettrico con tanto di camicetta trasparente di raso, la quale secondo molti, dimostrava una scollatura troppo “generosa”, risultando inadatta al ruolo che Manca andrà a ricoprire in consiglio.

La capogruppo grillina ha deciso (giustamente ndr) di difendersi dichiarando che

«Dobbiamo parlare della mia blusa trasparente? Desirè è questa. È la donna che vedete e non sarà certo un’aula istituzionale a cambiarne la personalità. Mi si dovrebbe giudicare per il mio lavoro, per le proposte che ho fatto in consiglio comunale e che farò nell’assemblea regionale»

Dopo anche essere stata inspiegabilmente classificata come “radical chic” per via del suo vestiario e dei suoi modi, la Manca ha deciso nuovamente di difendersi, ribadendo le sue idee di stampo conservatore e tradizionalista.

«L’esatto opposto di quello che appaio. Io e mia sorella siamo cresciute senza padre. I miei si sono separati che eravamo piccole e mamma ha fatto tutto da sola col suo piccolo stipendio da impiegata. È per questo che so cosa vuol dire vivere con poco, è una cosa che ti resta dentro. Io l’ho deciso a 14 anni che mai avrei dimenticato chi ha bisogno di aiuto»

Lorenzo Carbone