I genitori non pagano la mensa, alla bimba tonno e cracker a pranzo: e lei scoppia a piangere 

I genitori non pagano la mensa, alla bimba tonno e cracker a pranzo: e lei scoppia a piangere Tonno e cracker alla bimba per pranzo 

Una scatoletta di tonno ed un pacchetto di cracker per pranzo, perché i suoi genitori non possono permettersi di pagare la mensa. Accade in una scuola elementare di Minerbe, provincia di Verona, dove una bambina si è trovata a vedersi servire a pranzo una scatola di tonno e dei cracker perché i genitori, di origine straniera, non possono permettersi di pagare la mensa. 

Il fatto ha fatto scalpore ovviamente anche a livello politico. La segreteria provinciale del Partito democratico ha subito parlato di una ‘scelta discriminatoria’, probabilmente per il fatto che il Comune è a guida leghista. La scelta di servire alla bambina questo pasto è stato concordato fra i gestori della mensa ed il comune, dopo che i genitori della bambina avevano ricevuto diversi solleciti per il pagamento del servizio mensa, mai soddisfatti. 

Lo scontro Comune – PD 

La bambina, vedendosi servire questo pasto ridotto e diverso dai compagni, è anche scoppiata a piangere, turbata. Nel 2018 si erano verificati altri casi simili, non si tratta quindi della prima volta che un bambino subisce la riduzione del pasto perché i genitori non pagano. Il vice sindaco Massimo Momi ha sostenuto che il caso in questione è un caso ‘limite’, e motivato dalla correttezza verso le famiglie che invece pagano la mensa in maniera regolare. 

Non è la prima volta che avviene un caso simile.

Il PD accusa il Comune a guida leghista sostenendo che bisognerebbe andare incontro alle situazioni difficili che “in ogni caso non possono rivalersi sul minore, ossia sull’anello debole di tutta questa catena”. “Che giustizia è quella che umilia una bambina delle scuole elementari per la morosità dei genitori?” si chiedono dalla segreteria PD. 

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