Fondatore Onlus abusava di minore
Il fondatore di una nota onlus che si occupa di accoglienza di immigrati, e assai attiva anche su Facebook, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su minore.
La Procura di Nola ha eseguito l’arresto nei confronti di un uomo di 72 anni, L. V., presidente di una Onlus che si dice finalizzata alla ‘assistenza umanitaria’. L’uomo avrebbe costretto per ben sette anni (fra il 2007 ed il 2014) un minorenne togolese a subire e compiere atti sessuali.
L’abuso avveniva dietro la costante minaccia che il 72enne rivolgeva al bambino di non fargli più vedere la famiglia. Se il minorenne avesse rifiutato i contatti con il 72enne, quest’ultimo lo avrebbe allontanato dalla casa famiglia e il minore non avrebbe più avuto accessi ad aiuto, ai pasti ed alla possibilità di studiare.
La Onlus è di Pollena Trocchia, ed è molto nota soprattutto sui social dove la pagina era seguita da 500mila persone. La struttura si occupava anche di inviare agli ospiti di una casa famiglia di Togoville, in Africa, cibo e altri oggetti.
Scoppia la bagarre social
A dare l’allarme sull’esistenza di stranezze nel rapporto fra il 72enne e il minore straniero è stato un operatore italiano che si trovava nella struttura a lavorare. Osservando la situazione si era reso conto che c’erano stati gesti inopportuni. Dopo le indagini e raccolte le prove l’arresto dell’uomo è stato eseguito dalla squadra mobile di Napoli, coordinata dai pubblici ministeri di Nola.
La pagina Facebook della nota Onlus per immigrati Mamafrica che ha sede proprio a Pollena Trocchia, nota per essere estremamente polemica e con una spiccata impronta politica, ieri mattina ha comunicato che avrebbe diffuso un messaggio per mezzo dei suoi legali.
Poco dopo, però, la pagina è stata cancellata – forse temporaneamente – da Facebook. Contattata dai giornalisti, l’associazione Mamafrica, che si trova a Pollena Trocchia come quella oggetto del caso di cronaca ed il cui fondatore inizia per L. V., ha detto che parlerà per mezzo dei suoi avvocati. Tantissime le reazioni social che in queste ore si stanno scatenando, soprattutto da parte di chi fa notare l’esistenza di un doppio fine del comportamento pro immigrazione e l’ipocrisia di accusare gli altri di essere razzisti quando si compiono simili nefandezze sui minori.