Oggi l’e-commerce rappresenta oramai una realtà affermata nell’economia internazionale, tanto che anche un social network come Instagram ha deciso di aprirsi a questo settore. La funzione “checkout” è ancora in fase di test ed è disponibile solo negli Stati Uniti, però il segnale è chiaro e inequivocabile: il noto social si sta attrezzando per permettere agli utenti di comprare i prodotti, senza passare dal sito delle società che li vendono. Quella dell’e-commerce è una svolta epocale che rischia di cambiare seriamente le carte in tavola, e che ad ogni modo non riguarda soltanto gli USA: anche l’Italia, infatti, dal canto suo non è rimasta resta a guardare.
Crescono gli e-commerce in Italia
Il nostro paese punta forte sugli e-commerce e sul commercio elettronico, visto che negli ultimi dieci anni il totale di e-shop italiani è triplicato. Ad oggi i negozi online dediti alla vendita al dettaglio sono riusciti a superare la quota di 20.000 unità, con un ritmo del +24% ogni anno. Lombardia, Campania e Lazio sono diventate le regine degli e-commerce, vista l’altissima densità di negozi elettronici in queste regioni: quasi 4mila in Lombardia, mentre nel Lazio e nella Campania se ne trovano rispettivamente 2.300 e 2.500 unità. Inoltre, stando ai dati comunicati dalla Camera di Commercio, anche l’analisi dell’ultimo quinquennio sottolinea una percentuale di crescita notevole (+68%). Anche i numeri relativi agli investimenti delle aziende sono a dir poco significativi: se da un lato l’e-commerce piace ai consumatori, dall’altro le società spingono sempre di più su questo canale. Al punto che si è arrivati ad un aumento dell’80% delle imprese che investono in promozione digitale degli shop online.
L’importanza di Internet e l’esempio di Roma
In base a quanto visto poco sopra, le aziende oggi hanno capito che Internet risulta essere fondamentale per poter crescere. E lo hanno compreso anche i vari operatori presenti sul mercato, che per questo mettono a disposizione (come nel caso di Linkem) offerte ad hoc per avere l’ADSL business anche senza linea telefonica. Ma avere una connessione ovviamente non basta: il secondo passo è quello di aprire un sito, e di conseguenza un e-commerce. Qui Roma diventa un esempio da seguire: se infatti da un lato il Lazio si piazza terzo in classifica, dall’altro la Capitale conquista la vetta della classifica provinciale in Italia. A Roma si trovano infatti 1.765 negozi online dediti alla vendita al dettaglio, stando ai dati di Infocamere e Unioncamere. Anche in questo caso, nell’arco degli ultimi dieci anni, il numero di e-commerce è di fatto triplicato. Inoltre, a Roma si trovano anche alcune realtà interessanti in merito all’imprenditoria femminile nel mondo e-commerce, insieme alle aziende giovanili. In sostanza, in Italia il commercio online continua a crescere, e Roma in questo senso dimostra di essere l’esempio più virtuoso fra le province italiane.