Desirée Piovanelli, si indaga sulla pedofilia
A distanza di tanti anni, sono ancora numerosi i misteri sulla morte di Desirée Piovanelli, la 14enne uccisa nel 2002 a Leno, provincia di Brescia. Per il massacro della ragazzina vennero condannati tre minorenni ed un maggiorenne, ma sulla vicenda di Leno ci sono da sempre ancora tanti dubbi.
Tanto che perfino la Procura di Brescia ha aperto una nuova inchiesta per omicidio senza indagati, dopo l’esposto del padre della 14enne. L’uomo è convinto che dietro il massacro della figlia ci sia un mandante in libertà che è connesso con il mondo della pedofilia.
DNA Ignoto 1 e la pista della pedofilia
Di qualche settimana fa è la notizia del ritrovamento di una traccia di DNA maschile su un fazzoletto, nella cascina dove la ragazza fu uccisa. Una prima traccia si trovava sul gomito e sul fianco del giubbino che la ragazzina aveva indosso quando fu uccisa. Le tracce, stabilì il RIS di Parma, erano di “soggetti di sesso maschile diversi dagli indagati”.
Al momento della scoperta, il padre della ragazza, Maurizio Piovanelli, aveva detto “Spero che questa traccia possa portare alla verità. Anche se ancora oggi non so perché non sia stata analizzata all’epoca”.
“Ora mi auguro che la Procura cerchi questo soggetto ignoto” aveva aggiunto. Secondo Piovanelli la verità sulla morte di sua figlia è ancora lontana dall’essere scoperta. I mandanti potrebbero essere diversi dai colpevoli condannati in via definitiva per questo omicidio. “C’era un mandante che è sempre stato coperto, che faceva parte di un gruppo di adulti” ha sempre sostenuto il padre della ragazzina, convinto che dietro l’omicidio ci sia un giro di pedofilia su minori.