Renzi mantiene la parola e fa partire le querele: “Le avevo promesse”. Tra i primi dieci anche Piero Pelù

"Le avevo promesse". Tra i primi dieci anche Piero PelùMatteo Renzi aveva annunciato che a breve avrebbe fatto partire le querele a tutti quelli che lo avevano diffamato. Oggi ha comunicato la lista dei primi dieci che saranno chiamati a rispondere per le offese arrecate.

Il giorno in cui ha presentato il suo libro intitolato ‘Un’altra strada‘, l’ex premier e segretario del PD Matteo Renzi aveva annunciato che presto tutti coloro i quali avevano offeso la sua onorabilità per mezzo stampa, sui media in genere e sui social avrebbero pagato le conseguenze delle loro azioni. In quella occasione aveva anche anticipato che tra i destinatari delle azioni legali ci sarebbe stato il giornalista Marco Travaglio.

Matteo Renzi dirama il decalogo delle querele, tra i primi dieci c’è anche Piero Pelù

Dopo quella anticipazione di febbraio non si era saputo più nulla sulle azioni legali che Matteo Renzi voleva intraprendere, ma oggi l’ex segretario dei Dem ha dato un aggiornamento ai suoi sostenitori condividendo i primi dieci destinatari delle querele, con annessa motivazione. Nel farlo spiega che aveva promesso di tenere aggiornati tutti e per mantenere la parola ha intanto condiviso i primi nella lista: “Piero Pelù per avermi definito in diretta TV al concertone ‘boy-scout di Licio Gelli’; Marco Travaglio per le immagini offensive in uno studio TV; Il Fatto Quotidiano per avermi attribuito la realizzazione di leggi ‘ad cognatum’; la giornalista Rai Costanza Miriano per aver sostenuto che i bambini morti in mare sono morti per colpa ‘di un porto aperto da Renzi’; lo chef Vissani per avermi definito ‘peggio di Hitler’;la giornalista D’Eusanio, per avermi insultato in TV; il ministro Trenta e la senatrice Lupo, per le dichiarazioni sull’aereo di Stato; Il Corriere di Caserta per un editoriale ancora sull’aereo di stato; Panorama, sulla vicenda Paita – alluvione di Genova; chi mi ha accusato di essere un ladro per la vicenda banche”.

 

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