
A distanza di 48 ore dall’attentato che ha causato almeno 321 vittime in Sri Lanka è giunta la rivendicazione da parte dell’Isis.
Mentre i soccorritori lavorano senza sosta per estrarre le persone dalle macerie causate dalle 8 esplosioni che hanno colpito chiese ed hotel in Sri Lanka e la polizia lavora alacremente per arrestare i colpevoli dell’attentato, è giunta – secondo quanto rivelato da ‘Sky Tg 24‘- la rivendicazione dell’attentato da parte dell’Isis. Il telegiornale italiano riporta quanto scritto dall’agenzia ‘Amaq‘ dopo la conferenza stampa tenuta dal Ministero della Difesa locale.
Stando alle dichiarazioni del ministro, infatti, l’attacco sarebbe stato portato a termine da soggetti collegati all’Isis e si tratterebbe di una ritorsione per quanto successo qualche mese prima a Christchurch (Nuova Zelanda). Intanto l’Unicef ha denunciato la presenza di almeno 45 bambini tra le vittime delle esplosioni a Colombo, Necombo e Baticaloa.
Attentato in Sri Lanka: pericolo esplosioni
Le autorità locali continuano ad indagare sulla possibilità che l’attacco terroristico andato in porto il giorno di Pasqua non si sia ancora concluso. Dopo l’esplosione verificatasi ieri, infatti, non si esclude che nel Paese possano essere presenti ulteriori esplosivi ed altri terroristi pronti ad entrare in azione. Ad oggi sono state arrestate già 40 persone perché sospettate di aver preso parte o collaborato all’attacco terroristico di domenica. S’indaga anche sulla pista internazionale, visto che gli investigatori ritengono improbabile che i gruppi locali abbiano organizzato un piano così complesso che prevedeva l’esplosione di sei ordigni in contemporanea.