Un gruppo di giovanissimi è stato arrestato a Taranto per aver torturato e seviziato un uomo di 66 anni, causandone la morte.
Ci sono volte in cui la realtà supera la finzione, in cui la malvagità dell’essere umano supera limiti che si penserebbero invalicabili. E’ questo quello che è successo nei giorni scorsi a Taranto, dove un gruppo di 14 giovanissimi – 12 minorenni e 2 appena maggiorenni – avrebbe deciso di torturare un anziano in casa sua. Secondo quanto emerso dalle indagini, infatti, i sadici assalitori avrebbero dato sfoggio di disumana crudeltà, assalendo l’uomo, legandolo ad una sedia e torturandolo per diversi giorni.
Il tutto è stato scoperto dopo che due agenti della Polizia sono entrati a casa dell’uomo e lo hanno trovato legato ad una sedia, pieno di ferite e deperito. L’uomo è stato portato in ospedale dove è stato operato due volte per suturare una perforazione gastrica ed un’emorragia intestinale, ma nulla è servito per salvargli la vita.
Baby gang sevizia e picchia un anziano: le indagini della polizia
Le indagini della polizia hanno portato ad un gruppo di giovanissimi che era solito frequentare la zona. Nei loro smartphone e tra le loro conversazioni Whatsapp sarebbero stati trovati video in cui i giovani si riprendevano mentre erano intenti a picchiare e torturare la vittima indifesa. Questi giovani avrebbero dato vita ad un teatro degli orrori 2.0, uno spettacolo in cui la violenza era il fulcro e le atrocità ai danni di un uomo indifeso erano motivo di vanto.
Dopo aver visionato i filmati, sono state inviate le documentazioni alle procure, ordinaria e dei minori, di Taranto che adesso indagano i membri della baby gang per diversi capi d’imputazione: omicidio preterintenzionale,lesioni personali, rapina, violazione di domicilio, danneggiamento e stalking. Informato dell’accaduto, il ministro Salvini ha dichiarato: “Se confermati colpevoli, pene esemplari per tutti, anche per i minorenni, che devono essere trattati (e puniti) come tutti gli altri”.