Non giungono su un barcone ma in aereo 147 profughi provenienti da Eritrea, Somalia, Sudan, Etiopia e Siria, destinati ad essere ospitati tra il Lazio – dove saranno ospitati gli adulti, tra Roma (a Rocca di Papa), Viterbo e Rieti – e altre strutture sparse tra il Molise e l’Abruzzo – nel caso degi minori non accompagnati, destinati a case di prima accoglienza e strutture della rete ‘Siproimi’.
Come spiegato da Federico Fossi dell’Acnur (e riportato dall’Avvenire), questi profughi “potranno avanzare richiesta di protezione. Sono stati individuati nei centri libici in base al «criterio della vulnerabilità»”.
L’Acnur – Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati – ha accompagnto in volo i 147 profughi (87 maschi e 60 femmine), acccolti a terra dal sottosegretario all’Interno Stefano Candiani (Matteo Salvini non c’è potuto essere per “sopravvenuti impegni”).
E proprio Candiani ha spiegato: “Si tratta di un’evacuazione umanitaria, arriva per via aerea chi necessita di protezione, dopo le verifiche dell’Acnur. Ci sono anche 5 neonati”. Oltre ai 5 neonati, anche giovanissimi che hanno vissuto esperienze tremende (c’è un somalo 15enne venduto più volte dai trafficanti, nemmeno parlassimo di schiavi; c’è un altro giovane che non essendo riuscito a procurare soldi da dare ad una banda di trafficanti ha avuto un coltello infilato nell’occhio…).
L’Acnur, tramite Roland Schilling, vice-rappresentante per il Sud Europa, s’è così espresso: “Siamo fieri di aver contribuito a rialimentare la speranza di queste persone“.
Si tratta il terzo volo organizzato negli ultimi mesi dal Viminale insieme all’Acnur: in precedenza, in autunno, 154 persone erano giunte dal Niger e dalla Libia, a testimonianza che le politiche di accoglienza non sono state interrotte del tutto coll’avvento del governo gialloverde.