Buone notizie dall’Istat per l’Italia (e per il governo gialloverde).
Istat, disoccupazione ai minimi dopo agosto 2018
L’Istituto nazionale di statistica ha diramato quest’oggi dati discretamente confortanti (specialmente se paragonati a quelli dati in precedenza): il tasso di disoccupazione a marzo 2019 è diminuito di 0,4 punti rispetto a febbraio, arrivando al 10,2%.
Si tratta del dato più basso dopo agosto 2018 (era al 10,1%). Un anno fa il tasso di disoccupazione era più alto di 0,8 punti: le persone in cerca di occupazione al momento sono 2.641.000, 208.000 in meno rispetto al marzo 2018.
Il tasso di occupazione sale a sua volta di 0,2 punti rispetto a febbraio (adesso si assesta al 58,9%). L’aumento di occupati è maggiore tra i minori di 34 anni (+69.000 unità).
Si riduce anche il tasso di disoccupazione giovanile (quello riguardante le persone tra i 15 e i 24 anni, uno dei più grandi problemi del Paese): a marzo 2019 è sceso al 30,2%, ai minimo dall’ottobre 2011.
Istat, Italia fuori dalla recessione (pur con una crescita modesta)
Dopo sei mesi di calo del prodotto interno lordo – registrati negli ultimi due trimestri del 2018, entrambi chiusi a -0,1% – l’Italia esce fuori dalla recessione e torna a crescere (sia pur di molto poco): nel primo trimestre dell’anno il Pil italiano è cresciuto dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti.
Secondo quanto riportato dall’Istat, l’economia italiana sta vivendo “un moderato recupero che ha interrotto la debole discesa dell’attività registrata nei due trimestri precedenti”: “l’ultimo anno si è caratterizzato come una fase di sostanziale ristagno del Pil, il cui livello risulta essere nel primo trimestre del 2019 pressoché invariato rispetto a quello di inizio del 2018”.