Poche parole e nessuna spiegazione circa le ragioni che li hanno spinti ad accanirsi contro il 66enne di Manduria. Le prime parole dei ragazzini fermati
“Siamo dispiaciuti”. Sono queste le prime parole del branco di ragazzini, gran parte dei quali minorenni, che per mesi si sono accaniti contro Antonio Stano, pensionato 66enne di Manduria, provocandone con tutta probabilità la morte, avvenuta per emorragia e a seguito di tre interventi chirurgici il 23 aprile. I giovani si sono riconosciuti nei filmati che li mostrano schernirlo e colpirlo ripetutamente ma quando gli inquirenti hanno domandato loro le ragioni di tali gesti si sono semplicemente detti “dispiaciuti”. L’accusa a loro carico è pesantissima, ovvero quella di aver picchiato a morte il 66enne con 8 giovani fermati dalla polizia, 6 dei quali minorenni: si va dalla tortura con l’aggravante della crudeltà al sequestro di persona, oltre alla violazione di domicilio e al danneggiamento.
Un ragazzo respinge le accuse di tortura
Il 22enne ha respinto l’accusa di aver avuto un ruolo attivo, confermando di aver preso parte ad un’unica incursione organizzata nell’appartamento dell’uomo, peraltro documentata da uno dei video nelle mani degli inquirenti. Secondo quanto riportato da Blitz quotidiano inoltre, uno dei minori avrebbe dichiarato agli agenti di non aver partecipato agli atti di violenza. I difensori hanno spiegato che i ragazzini hanno risposto alle domande che sono state loro poste e sono apparsi “molto provati”. Sarà ora responsabilità dei gip stabilire se convalidare, con ordinanza, i fermi o meno stabilendo inoltre l’eventuale conferma, revoca o attenuazione della misura cautelare.
La testimonianza della fidanzata di uno dei fermati
Tra gli interrogati c’è anche la ragazza 16enne di uno degli indagati la quale si è presentata spontaneamente al commissariato di Manduria rivelando di conoscere alcuni fatti ed episodi che potevano essere determinanti ai fini delle indagini, ed in particolare di possedere due video nei quali si vede l’anziano picchiato da un ragazzo. Ma non solo perchè visionando gli altri filmati ha riconosciuti tra le persone presenti anche il suo ragazzo e ben tre conoscenti.