Byron Moreno rivela la verità dopo 17 anni: la confessione dell’arbitro più odiato d’Italia

byron morenoA distanza di 17 anni dal terribile arbitraggio negli ottavi di finale ai Mondiali del 2002, Byron Moreno ha rilasciato un’intervista ‘verità’

Impossibile dimenticare quel giorno, l’arbitraggio di Byron Moreno negli ottavi di finale ai Mondiali del 2002, per Italia-Corea, fece infuriare praticamente tutta Italia. Da allora l’arbitro più odiato dalla penisola è tornato a far parlare di sè per una serie di vicissitudini private, su tutte l’arresto per traffico di droga negli Stati Uniti ma non per l’attività sportiva. Oggi, a distanza di 17 anni da quel 18 giugno 2002, Moreno è tornato a parlare di quella partita: lo ha fatto in un’intervista a ‘Futbol sin Cassette’, in onda domenica 5 maggio 2019, nel corso della quale ammette i suoi errori. Una sorta di confessione, un’ammissione di colpe mentre scorrono alle sue spalle le immagini del fallo di Seon-hong Hwang su Zambrotta. Sul difensore azzurro, ha rivelato, “era fallo da rosso”. I tifosi si aspettano altre rivelazioni dall’intervista, considerati i molteplici errori del fischietto ecuadoriano che, nell’ordine, decise di espellere Totti, annullò a Tommasi un gol per un fuorigioco inesistente, non concesse rigori e commise una serie di altre sviste che ebbere come triste epilogo la sconfitta dell’Italia di Trapattoni.

L’episodio contestato su Zambrotta

Il terzino, in particolare, fu costretto a lasciare il campo in seguito ad un intervento in scivolata da dietro. Un episodio che i tifosi azzurri ma anche quelli juventini (all’epoca era in forza ai bianconeri) non hanno mai perdonato all’arbitro e difficilmente la confessione televisiva sarà risolutrice.

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