E’ giallo sulla morte di Imen Chatbouri, la ex campionessa d’atletica ritrovata senza vita sulla banchina del Tevere.
Il corpo dell’ex atleta tunisina è stato rinvenuto ieri mattina a poca distanza da Ponte Sisto, dal lato di Campo de’Fiori. A dare l’allarme è stata una passante, anch’essa di origine straniera, che ha subito avvisato le forze dell’ordine.
Stando a quanto riportato dal quotidiano “Il Messaggero”, Imen Chatbouri indossava fuseaux, una giacchetta e le scarpe da ginnastica rosa. A poca distanza dal corpo è stato trovato anche un borsone da palestra con dentro i documenti dell’ex atleta e la tessera del centro sportivo. La campionessa tunisina aveva anche il volto tumefatto.
Parla l’amica: “Imen non si è uccisa”
In attesa dei risultati dell’autopsia sul cadavere della donna, la polizia romana sta cercando di capire se si tratti di un tragico incidente, di un gesto volontario o di un omicidio. Gli agenti stanno visualizzando le immagini delle telecamere che si trovano sul lungotevere, nella speranza di individuare qualcosa che possa spiegare l’accaduto.
La donna viveva in Italia da sola, dopo la morte dell’ex marito, avvenuta un anno fa. Una sua amica, Pam, non crede ad una morte accidentale: “Difficile credere che possa avere fatto un gesto volontario o che abbia perso l’equilibro, anche se beveva, con il suo fisico muscoloso e mascolino reggeva l’alcol”.
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