Abbiamo intervistato la Senatrice Rojc del ‘Partito Democratico’
Buonasera Senatrice Rojc, grazie della partecipazione. Secondo recenti sondaggi il PD oggi conquisterebbe il 21,9% delle preferenze, terza forza nazionale subito dietro al ‘Movimento 5 Stelle’: come commenta questo risultato?
Credo che gli elettori che si riconoscono nelle idee e nei valori di centrosinistra siano moltissimi e non sempre rilevati dai sondaggi. E penso che noi del PD abbiamo molte possibilità di accrescere i nostri consensi, proprio a partire da questa campagna elettorale. Sono convinta che molti cittadini si avvicineranno a noi perché comprenderanno bene che le nostre proposte per l’Europa sono le più giuste e convincenti. Viceversa, la ricetta del sovranismo (e quindi dell’isolamento) che vorrebbe la Lega di Salvini e anche il ‘Movimento 5 Stelle’ è sbagliata e fallimentare. Per questo il Pd può solo crescere in stima e consenso.
La Sen. Rojc del PD sulle Europee e i recenti sondaggi
Il segretario del partito Nicola Zingaretti ieri durante il ‘Concertone’ ha affermato che senza Europa nessun Paese rimane in piedi: condivide questa sua linea e come guarda il partito gli altri movimenti che si affermano negli altri stati?
Sono d’accordo col segretario Zingaretti: l’Europa ci ha garantito 70 anni di pace. Senza dubbio l’Unione oggi andrebbe ripensata, anche nel profondo, ma anche rafforzata per i valori che la rappresentano di sviluppo, lavoro, solidarietà, rispetto, libera circolazione delle merci e delle persone. Da triestina posso affermare come, a distanza di 15 anni esatti dall’entrata in Europa della Repubblica di Slovenia, molte cose sono migliorate, il flusso delle persone e delle idee, dei progetti e della cooperazione hanno determinato una maggiore consapevolezza di quanto l’appartenenza a una Europa dei popoli sia l’unica possibilità di sviluppo e di forza, anche economica. Bisogna aprirsi e non chiudersi. Che è quello che mi auguro sancisca il voto del 26 maggio, con la sconfitta di tutte quelle forze politiche antieuropeiste, sovraniste, nazionaliste che hanno come obiettivo il ritorno a periodi bui dell’Europa. Penso alla Francia di Marine Le Pen o ai Paesi del gruppo di Visegrad , con le loro posizioni isolazioniste, razziste e xenofobe. Fortunatamente il vento sta cambiando e la vittoria socialista in Spagna è di buon auspicio per un futuro di pace e di crescita dell’intera Europa.
Simone Ciloni