Stupro di Viterbo, parla la vittima dei due ex militanti di CasaPound: “Non li perdonerò mai”

La vittima dello stupro commesso dagli ex militanti di Casapound Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci ha parlato e ha dichiarato di avere paura. I due sono in carcere

La donna che lo scorso 12 Aprile 2019 è stata picchiata e abusata sessualmente, per delle ore, da parte di due giovani militanti di CasaPound adesso espulsi dal movimento, tali Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci, ha rilasciato delle dichiarazioni in cui afferma che prova ancora molta paura. La vittima ha respinto con forza la tesi del rapporto sessuale consenziente che i suoi aguzzini avevano sposato per cercare di difendersi. La violenza è avvenuta nell’ambito di una festa tenutasi nel locale degli eventi di CasaPound “Old Manners, dopo un po’ di chiacchiere qualche bevuta in un pub. Qui i due, che hanno 19 e 21 anni, avrebbero tentato diversi approcci andati a vuoto nei confronti della donna 36enne che poi hanno deciso di prendere con la forza. A inchiodarli i selfie e i video registrati sui telefonini al momento delle violenze: immagini e registrazioni che lo stesso padre di Licci aveva consigliato ai due di cancellare tramite sms.

Stupro di Viterbo, le dichiarazioni della donna abusata dai militanti di Casapound: “Ho paura”

Sono stati i video e le foto scattate mentre si compiva la violenza sessuale commessa da Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci a inchiodare alle loro responsabilità i due ex militanti di CasaPound. Il 12 Aprile, nel corso di una festa a Viterbo, i due hanno abusato sessualmente di una donna di 36 anni e adesso si trovano in carcere. La vittima di quegli abusi ha parlato al suo avvocato, Franco Taurchiano, ammettendo di avere ancora paura. Paura di trovarseli di nuovo davanti o si subire delle minacce affinché la sua denuncia venga ritirata. “Non li perdono e non li perdonerò mai”, e ancora “Li odio” e “Io consenziente? È uno schifo. Spero che non li facciano uscire dal carcere. Ho ancora tanta paura” sono state alcune della frase pronunciate dalla donna.

Stupro di Viterbo, il pugno e le violenze. Poi la corsa in Pronto Soccorso

Come si sono svolti realmente i fatti di quel tragico 12 Aprile? Gli inquirenti stanno indagando, ma il materiale sequestrato sui telefonini dei due non ha lasciato dubbi agli inquirenti. Chiricozzi e Licci avrebbero stordito la loro vittima tirandole un pugno in faccia prima di abusare ripetutamente di lei. La vittima ha dichiarato di non ricordare nulla, eccetto al pugno ricevuto, e di aver accusato dei dolori– il giorno successivo- che l’hanno convinta a rivolgersi al Pronto Soccorso. Il tutto dopo una serata di approcci, tentati dai due, ai quali la 36enne ha risposto negativamente. “Non mi ricordo niente. Mi hanno dato un pugno. Questo sì me lo ricordo, ma poi ho un blackout. Mi sono svegliata a casa mia, vestita, nel mio letto, e non sapevo nemmeno come c’ero arrivata. Ma mi sentivo male. Avevo un occhio nero, dolori alle ossa e sono andata al Pronto Soccorso. Proprio qui i medici che l’hanno visitata si sono resi conto di quanto davvero poteva essere accaduto.

Stupro di Viterbo, il Pubblico Ministero potrebbe decidere sull’incidente probatorio

Già per la giornata di oggi potrebbe essere disposta l’esecuzione dell’incidente probatorio, che prevede che vittima e aguzzini vengano ascoltati separatamente. La donna ha ammesso di aver seguito Chiricozzi e Licci perché sembravano due persone perbene che non pensavano potessero trasformarsi in bestie. Francesco Chiricozzi, però, già autore di un pestaggio ai danni di un ragazzo che si era permesso di fare dell’ironia su  Benito Mussolini, aveva ricevuto un monito pesante dalla sua stessa madre, la quale aveva puntato il dito contro CasaPound parlando di come il figlio le fosse stato sottratto subdolamente dal movimento.

(Fonte: Corriere della Sera.it)

Maria Mento

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