Salvini e la lotta contro le sostanze stupefacenti, parla la tesoriera dei Radicali Italiani Antonella Soldi, portavoce della campagna WeeDo (campagna per la legalizzazione della marijuana, di cui è possibile leggerne di più sul sito ufficiale del progetto).
Secondo la Soldi l’intenzione del ministro dell’Interno sia arrivare a punire i consumatori e non solo gli spacciatori (già puniti dalla legge italiana): “Il ministro Salvini dovrebbe sapere che lo spaccio di sostanze stupefacenti è già punito dal nostro ordinamento, quindi la ‘galera’ è già obbligatoria per gli spacciatori. Il punto è che lui vuole mandare in carcere pure i consumatori. Ma le carceri, e anche questo dovrebbe saperlo, scoppiano di tossicodipendenti consumatori e piccolissimi spacciatori (il sovraffollamento delle carceri è un problema noto in terra tricolore, ndr). I grandi narcotrafficanti invece restano liberi di agire. Questi Salvini non osa sfidarli. Non osa sottrarre alle mafie fette di mercato: è per questo che è contrario alla legalizzazione”.
In tal senso, ci sarebbe già una proposta di legge popolare (legata alla succitata campagna) per la legalizzazione delle droghe leggere: “Ricordiamo che in Parlamento giace una proposta di legge popolare firmata da 68 mila cittadini per legalizzare il consumo, la produzione e il commercio della cannabis e sottrarre così soldi alle narcomafie. L’abbiamo presentata alla Camera nel 2016. Sono migliaia i cittadini che in queste settimane stanno firmando il nostro appello perché finalmente il Parlamento la discuta”.
Il Parlamento ne discuterà davvero o le parti si fermeranno sulle proprie posizioni?