ESCLUSIVA Amb. Pontesilli (Nigeria): “La corruzione è un cancro che fomenta burocrazia, nepotismo e settarismo. Diffusa ancora l’illegalità e il banditismo”

Nigeria

Abbiamo intervistato l’Ambasciatore italiano in Nigeria Stefano Pontesilli

Buonasera Ambasciatore Pontesilli, grazie della partecipazione. L’arcivescovo Matthew Man-Oso Ndagoso in una recente intervista ad un giornale statunitense ha parlato di vero e proprio genocidio dei cristiani in Nigeria (specialmente nella zona nord-ovest), di cui il mondo occidentale neanche si accorge: ci dia un suo commento a questo proposito…

Buonasera. Da secoli pastori nomadi musulmani e agricoltori cristiani/animisti sedentari convivono precariamente in quelle zone: il bestiame tradizionalmente si sposta durante l’anno seguendo pascoli e acqua, spesso invadendo zone coltivate, e ciò – da sempre – crea conflitti, e non solo in Nigeria. La crescita demografica, la riduzione delle risorse disponibili, delle zone coltivabili e i cambiamenti climatici sono alcuni dei fattori che hanno contribuito al peggioramento della situazione, ed ormai gli scontri, le vendette e le faide sono all’ordine del giorno. A ciò si aggiunge la proliferazioni di armi da guerra che rendono gli scontri particolarmente sanguinosi: mentre prima si combatteva con bastoni e machete, ora lo si fa con gli AK47 – armi letali in grado di far decine di morti in pochi secondi. A tale fenomeno, certamente di origini storiche ma ormai endemico, si aggiunge una diffusa illegalità e il banditismo, anche purtroppo al soldo di vari potentati economico-politici locali. Il Governo tenta con ogni mezzo di riportare ordine e controllare il territorio, ma non è affatto un compito facile.

Un recente rapporto di Amnesty International parla di numerosi minori detenuti illegalmente insieme agli adulti nel carcere di Maiduguri, vittime di abusi e violenze: è al corrente di questa situazione (non pare purtroppo un’eccezione) e come si spiega che nel 2019 assistiamo ancora a violazioni dei diritti umani così inquietanti?

Certamente anche in Nigeria, come nella maggior parte degli altri Paesi, vi sono violazioni dei diritti umani e detenzioni illegali, anche di minori. Ma qui, a differenza di altre situazioni, non vi è alcun regime insensibile ai diritti umani, né alcuna copertura politica nei confronti di tali atti, che vengono invece condannati e combattuti dalle Autorità. Si tratta quindi di investire nel settore della giustizia e nei centri di detenzione affinché tali violazioni diminuiscano costantemente fino a cessare, e in tal senso vi sono molti programmi in essere – tutti svolti col supporto attivo del Governo.

L’Ambasciatore Pontesilli parla dei gravi problemi della Nigeria

Il cardinale Onaiyek ha chiesto le dimissioni della classe politica che non riesce a fornire un aiuto concreto ai giovani nigeriani e accusato la stessa di grave corruzione: può fornirci un quadro sulla situazione politica ed economica del Paese?

Condivido il grido di dolore del Cardinale. La corruzione, qui diffusa e incontenibile, è un cancro che fomenta burocrazia, nepotismo, settarismo e impedisce al Paese e all’economia di esprimere appieno le proprie potenzialità. La lotta alla corruzione è stata uno dei cavalli di battaglia del primo mandato del Presidente Buhari e i risultati – sebbene inferiori alle aspettative – sono stati incoraggianti. In questo secondo mandato, il Presidente ha promesso un rinnovato impegno in materia. E’ però una battaglia civile e di educazione, prima che giuridica, per cui i tempi saranno lunghi.

Simone Ciloni

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