Casal Bruciato, Virginia Raggi difende la famiglia rom: “Non si muovono da qui”

"Non si muovono da qui"Dopo lo scandalo scatenato dalle minacce piovute alla famiglia rom a Casal Bruciato nel giorno in cui hanno occupato la casa popolare a loro assegnata, Virginia Raggi ha ribadito che l’assegnazione è legittima.

Quanto successo a Casal Bruciato, Roma, ieri è la dimostrazione che stiamo vivendo in un periodo di forte tensione sociale. Un gruppo di contestatori guidati da Casa Pound ha infatti protestato per l’assegnazione di una casa popolare ad una famiglia rom, sostenendo che vi sia un vizio nel sistema di assegnazioni. La contestazione sarebbe anche passata sotto traccia, se non fosse che alcuni soggetti lì presenti hanno utilizzato violenza verbale contro la povera famiglia, rivolgendo loro frasi come “Vi impicchiamo” ed ancora più forti come “Ti stupro” rivolto ad una donna con in braccio la figlia.

Una simile esplosione di violenza e odio non poteva essere tralasciata ed è stata giustamente condannata sia sui mezzi di stampa che dalle autorità. Oggi, incontrando 800 ragazzi russi al Tempio Maggiore di Roma, il premier Giuseppe Conte ha dichiarato: “Purtroppo ancora oggi, in molti Paesi d’Europa, assistiamo a episodi di riprovevole violenza, che costituiscono il sintomo di un progressivo arretramento dei presidi di civiltà, di un drammatico affievolimento della sensibilità collettiva di fronte all’emersione di antiche e nuove forme di razzismo, spesso di matrice antisemita”.

Casal Bruciato, Virginia Raggi contestata per aver difeso la famiglia rom

Anche il sindaco di Roma Virginia Raggi ha voluto dare un segnale importante alla città ed ai contestatori, presentandosi questa mattina in visita alla casa popolare dove ieri la famiglia rom ha traslocato. Uscita dal palazzo con due cordoni di polizia a scortarla, la prima cittadina ha ribadito che la famiglia ha ottenuto l’assegnazione legittimamente e non verrà spostata: “Questa famiglia risulta legittima assegnataria di un alloggio. Ha diritto di entrare e la legge si rispetta. Siamo andati a conoscerli e sono terrorizzati. Abbiamo avuto modo di far conoscere questa famiglia ad alcuni condomini”.

La stessa Raggi ha poi condannato gli episodi di violenza avvenuti ieri, aggiungendo che in una simile situazione di terrore non si può continuare a vivere: “Chi insulta i bambini e minaccia di stuprare le donne forse dovrebbe farsi un esame di coscienza. Non è questa una società in cui si può continuare a vivere”. Le parole del sindaco non sono piaciute al gruppo di contestatori presenti sul luogo, i quali le hanno urlato contro seguendo i cordoni di polizia.

 

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