Mario Monti a ‘Dimartedì’: “Ci stiamo isolando. L’Italia sta uscendo dall’UE e dall’Europa”

Nel talk show di La7 condotto da Giovanni Floris, l’ex Presidente del Consiglio ha parlato del peso dell’Italia in Europa e dell’attuale situazione economica.

Mario Monti, ospite a ‘Dimartedì‘ nella puntata di martedì 7 maggio, è intervenuto sulla questione riguardante il ruolo attuale dell’Italia nell’Unione europea bacchettando l’attuale Governo e le scelte messe in atto: “I due partiti al Governo più volte hanno fatto dichiarazioni che contraddicono quel che affermavano prima del 4 marzo 2018. Dicono di non voler uscire dall’UE pur continuando però a schiaffeggiarla ogni giorno. L’Italia sta uscendo dall’UE e dall’Euro: questo perché dall’Unione Europea siamo usciti sul piano dell’appartenenza, come Politica internazionale e sul posizionamento del Paese; mentre sul piano monetario pur non essendo usciti stiamo facendo qualcosa affinché la nostra presenza nell’Euro (essenziale per evitare altri disastri) sia compatibile con una crescita e con l’occupazione? No, non lo stiamo facendo”.

Monti a ‘Dimartedì’: “Se il debito è alto, c’è meno possibilità di spesa per servizi e investimenti”

L’ex Presidente del Consiglio si è espresso anche sull’attuale situazione economica del nostro Paese e sulle scelte attuate dal governo M5S-Lega: “Siamo abituati ad avere un ministro dell’Economia come Tria che con pazienza tiene la linea, ma ad avere attorno dichiarazioni bellicose sull’UE e sul vincolo di Bilancio degli altri ministri: essi contribuiscono al peggioramento dell’economia, dei tassi di interesse e dello spread”. L’ex premier e attuale senatore a vita ha continuato: “Se il debito è alto, c’è meno possibilità di spesa per servizi e investimenti. Questo non è un gioco bilaterale fra Roma e Bruxelles ma che riguarda tutti i mercati mondiali. Oggi abbiamo uno spread di 262 punti, quello della Spagna di 100: questo perché i mercati valutano il “rischio Italia” quasi tre volte superiore a quello spagnolo. Dobbiamo stare attenti alle parole e ai fatti. Si devono riprendere le riforme”.

Sul finire del suo intervento, Monti ha auspicato una sorta di “rivolta dei cittadini” contro l’attuale clima politico: “Stiamo vedendo dove ci sta portando questo clima: ci porta a essere un Paese che non riesce a risolvere i suoi problemi quotidiani di sopravvivenza, che ha rinunciato ad avere ambizioni di un ruolo in Europa e nel mondo, e soprattutto un paese che sta perdendo i suoi giovani migliori, che vogliono far carriera senza raccomandazioni”.

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