ESCLUSIVA On. Annibali (PD): “Abbiamo un programma di rinnovamento dell’Europa”

Annibali

Abbiamo intervistato l’Onorevole Annibali del ‘Partito Democratico’

Buongiorno Onorevole Annibali, grazie della sua partecipazione. Recentemente il leader Nicola Zingaretti ha affermato di aver presentato una proposta significativa sul tema del salario minimo, ridicolizzata però dal ‘Movimento 5 Stelle’: ci racconti qualcosa di più a questo proposito…

Il ‘Partito Democratico’ ha presentato ieri al Senato un disegno di legge di contrasto al lavoro povero, quello a basso salario, che non si limita a prevedere un salario minimo uguale per tutti i lavoratori, come propone il ‘M5S’, ma che introduce un meccanismo che tiene conto della peculiarità del nostro mercato del lavoro.  Noi proponiamo di legare la giusta retribuzione ai contratti collettivi di lavoro. Introdurre infatti un modello troppo rigido, 9 euro lordi o netti che siano, potrebbe indebolire il livello generale di tutela dei lavoratori per effetto della fuga delle aziende dalla contrattazione collettiva e quindi dalle tutele.  La questione non è stabilire una cifra che risolva il problema quanto invece affrontare  il tema dei working poor nella sua complessità . E la proposta del ‘Partito Democratico’ nasce da questa consapevolezza e dal confronto con le parti sociali. Un confronto attraverso il quale si è  individuato un sistema che prevede il riconoscimento del valore legale dei trattamenti minimi contrattuali previsti dai contratti collettivi di lavoro e l’introduzione di un salario minimo legale per le tipologie di lavoro prive di copertura contrattuale. Non ci sarà quindi un salario minimo uguale per tutti, ma più salari minimi a seconda del tipo di lavoro e della mansione che si ricopre, con un limite sotto il quale non sarà possibile scendere per retribuire tutte quelle categorie di lavoratori che non hanno un rapporto di lavoro subordinato. Per fare ciò occorre però  rafforzare al contempo il sistema della rappresentanza per evitare la proliferazione di contratti sottoscritti da organizzazioni che non sono dotate  di una effettiva rappresentatività. Anche su questo interviene la nostra proposta. Ovviamente tutto questo va accompagnato da politiche di sviluppo e di crescita, completamente assenti dall’agenda del governo che passa il tempo a litigare e a  dividersi su tutto.

L’Onorevole Annibali del PD sulle prossime Europee e il salario minimo

In uno dei punti del vostro programma elettorale per le Europee, vi presentate per la radicale rifondazione democratica per l’Europa: può spiegarci meglio questa vostra proposta?

La lista ‘PD-Siamo Europei’ è l’unica vera novità politica di queste elezioni. Abbiamo infatti candidati forti e autorevoli e un programma ambizioso e concreto di rinnovamento dell’Europa, che si richiama ai principi del manifesto di Ventotene.

Tra le tante proposte che avanziamo, ci sono la codecisione e la proposta di rendere diretta l’elezione del presidente della Commissione Europea, al fine di avvicinare di più le istituzioni europee ai cittadini. Perché solo se i cittadini sceglieranno direttamente il loro presidente e i loro rappresentanti potremo avere una vera democrazia europea che possa dare più protezione, più diritti e più opportunità a tutte e a tutti.

Rendere la governance della zona euro molto più efficiente e più democratica farà dell’Europa uno strumento importante per affrontare al meglio le  sfide che ci attendono. Per fare questo, il prossimo parlamento europeo dovrà elaborare una profonda riforma costituzionale dell’Unione europea.

Simone Ciloni

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