Dopo le polemiche, l’azione di protesta: un gruppo di sedicenti “soldati di Cristo” – che ha rivendicato il gesto con un volantino intitolato “Contro la vostra arte degenerata e la vostra anima dannata” – ha imbrattato con il letame la fontana di Luigi Ontani inaugurata a Vergato (provincia di Bologna) qualche giorno or sono. Imbrattata frattanto la porta del Municipio della cittadina.
La fontana – di cui abbiamo già parlato qualche giorno or sono – rappresenterebbe con tutti i crismi un fauno, figura mitologica che rappresenta la divinità della campagna, dei greggi e dei boschi, ma per i detrattori dell’opera – in primo luogo il leghista Simone Pillon, parlamentare promotore del Family Day – sarebbe piuttosto un’opera demoniaca (Pillon lo ha definito, molto pacatamente, “un satanasso con tanto di corna e di pene vistosamente eretto da ricoprire con una colata di cemento”).
E se la colata di cemento non è arrivata, è arrivato il letame.
Questa la reazione del sindaco di Vergato, Massimo Gnudi, del Partito Democratico: “Questa notte qualche delinquente oscurantista ha imbrattato di letame la fontana di Luigi Ontani e il municipio comunale. Contiamo che gli inquirenti sappiano trovare gli autori di questo gesto vile e vigliacco, anche utilizzando le tecnologie di videosorveglianza”.
Il sindaco ha quindi proseguito: “A queste persone rispondiamo che non hanno offeso solo un’artista. Hanno offeso un’interà comunità. Ma Vergato non si lascerà intimidire. Oggi pomeriggio alle 18 (ieri, ndr) un corteo silenzioso dalla piazza Capitani della Montagna si muoverà verso la Stazione per chiedere di mettere giù le mani dal nostro patrimonio artistico (il corteo ha visto la partecipazione di alcune centinaia di cittadini, ndr)”.
“Non stiamo difendendo solo l’arte, stiamo difendendo la democrazia”, ha quindi concluso il sindaco.
E fa sorridere pensare che la polemica sorga circa il soggetto dell’opera d’arte (che effettivamente rappresenta un fauno che – con il suo aspetto dalle forme umane, ma con i piedi e con le corna di capra – può magari ricordare un stanasso) e non magari sulla cifra spesa per la stessa (si parla di centocinquantamila euro).