Scade il 22 maggio il quarto bando, pubblicato sul sito www.fondazioneconilsud.it, volto alla valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, promosso dalle fondazioni “Con il Sud” e “Peppino Vismara”, con un budget complessivo di 4 milioni di euro di risorse private. I destinatari del bando sono le organizzazioni del Terzo Settore, ricadenti nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, per la realizzazione di iniziative di economia sociale: l’obiettivo di tale misura è trasformare il bene confiscato in opportunità di sviluppo socioeconomico del territorio, a disposizione dunque della rinascita culturale e del riscatto sociale della collettività. La filosofia di tale iniziativa è rendere i beni confiscati produttori di valore sociale, allo scopo di creare e consolidare nuove attività imprenditoriali esempi di sviluppo territoriale alternativo, dal forte impatto etico.
Le misure finanziabili vanno dalla creazione di lavoro al contrasto del disagio sociale e all’emarginazione, dal sostegno ai minori ed alle famiglie svantaggiate, dall’aiuto agli anziani al sostegno ai tossicodipendenti. Avranno una positiva valutazione le proposte progettuali che puntano alla promozione ed al sostegno della legalità nei territori, al pieno coinvolgimento della comunità locale, alla sostenibilità economica di lungo periodo per garantire la continuità nel tempo delle azioni previste. I destinatari del bando sono le organizzazioni appartenenti al Terzo Settore, in particolare le a.t.i. (associazioni temporanee di scopo) composte tre o più soggetti, che dovranno impegnarsi all’utilizzo del bene assegnato per almeno 10 anni dalla data di scadenza del bando medesimo.
Secondo i dati forniti dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati (ANBSC), istituita col Decreto Legge n. 4/2010, diretta con abilità e competenza dal Prefetto Bruno Frattasi, in Italia sono più di 30 mila i beni immobili posti sotto sequestro e confiscati alle varie consorterie criminali (l’82% localizzato nelle regioni del Mezzogiorno), di cui 15 mila assegnati alle Amministrazioni Pubbliche locali.
Il fenomeno ha assunto ormai notevoli dimensioni: solamente nel corso del 2018, l’Agenzia, il cui funzionamento è disciplinato dal D.P.R. n. 118/2018, sono stati assegnati in gestione 2.415 immobili, di cui circa 1.700 destinati ad iniziative localizzate nel meridione.
Presieduta da Carlo Borgomeo, la Fondazione Con il Sud, nata nel 2006 dall’aggregazione tra fondazioni di origine bancaria ed il mondo del volontariato, con la mission di promuovere e realizzare progetti di infrastrutturazione sociale (cioè azioni di coesione socioeconomica) rivolti al Mezzogiorno, durante le prime tre edizioni del bando, le annualità 2010, 2013 e 2016, ha finanziato ben 39 progetti, stanziando circa 14 milioni di euro.
Di recente, nel 2017, il quadro normativo del settore no profit è stato oggetto di una revisione organica della disciplina, con l’emanazione di alcuni decreti legislativi in materia di Servizio civile universale (D. Lgs. n. 40/17), di Cinque per mille (D. Lgs. n. 111/17), di Impresa sociale (D. Lgs. n. 112/17) e, infine, il Codice del Terzo settore (D. Lgs. n. 117/17). L’intervento del legislatore si pone come obiettivo il riordino e la semplificazione della normativa di riferimento e, al contempo, misure di sostegno all’attività dei soggetti che operano per il bene comune e per la coesione sociale in situazioni di disagio e povertà. Il “Codice del Terzo Settore”, in particolare, mira a supportare l’autonoma iniziativa dei cittadini che concorrono, anche in forma associata, a perseguire il bene comune incoraggiando la partecipazione ed il pieno sviluppo della persona e valorizzando la occupazione lavorativa.
Una ventata di aria fresca in un settore fondamentale per la nostra collettività, vero motore di solidarietà e fratellanza che la classe politica non poteva più trascurare.
Antonio Maria Ligresti