L’unità di intenti è totale. La leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, ieri a Milano per la manifestazione dei partiti sovranisti d’Europa, lo ha ribadito davanti ai giornalisti: “Salvini ha fatto diversi video di sostegno al nostro partito, oggi marceremo insieme, cosa dovremmo fare di più? Sposarci?”.
E se sotto questo punto di vista Marine Le Pen s’è mostrata scherzosa (ribadendo la totale vicinanza politica col leader della Lega), la parlamentare francese s’è mostrata decisamente più seria quando le è stato chiesto delle controversie giudiziarie che hanno riguardato / stanno riguardando alcuni esponenti leghisti: “Posso dire solamente che la magistratura faccia il suo lavoro, ma non posso dire di più sulle questioni interne italiane”.
Sulle questioni interne francesi – e in particolar modo sul comportamento di Macron – la Le Pen s’è così espressa: “Trovo molto grave il comportamento di Emmanuel Macron. Avevo già avuto l’occasione di dire che Emmanuel Macron sembrava colpito dalla sindrome del re bambino, una sorta di convinzione di superpotere, un’intolleranza alla frustrazione e un desiderio assoluto di non rispettare nessun limite e nessuna regola”. “Uscendo dalla sua funzione di presidente della Repubblica, ha un comportamento profondamente anti-repubblicano e viola incontestabilmente allo stesso tempo il testo e lo spirito della Costituzione”.