Trovato scheletro di coccodrillo nel deserto israeliano: prova dell’esistenza di un’antica civiltà?

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(Getty)

Un’equipe di archeologi ha scovato uno scheletro di coccodrillo nel mezzo del deserto israelita. Si pensa possa essere la prova dell’esistenza di un’antica civiltà non ancora scoperta.

C’è grande eccitazione nel gruppo archeologico dell’Università di Haifa che recentemente ha pubblicato la propria scoperta sul ‘Scientific Report‘. Gli studiosi infatti, stavano esaminando la regione del Negev, una zona desertica di Israele, quando si sono imbattuti nello scheletro di un coccodrillo. Trattandosi di una zona priva di un corso fluviale, la scoperta potrebbe avere delle implicazioni storiche importanti, visto che potrebbe presupporre la presenza di un’antica civiltà di cui non si conosce ancora l’esistenza.

A suffragio di queste ipotesi ci sono i ritrovamenti ossei precedenti. Nei mesi scorsi, infatti, sono stati scoperti gli scheletri di altri animali: quello di una pecora e quello di un antilope africana. Chiaramente si tratta solamente di supposizioni, visto che al momento nella zona non esiste traccia concreta di un’antica civiltà. Ma i risultati di queste ricerche potrebbero portare al finanziamento di scavi più approfonditi, attraverso i quali si potrebbero portare alla luce antiche costruzioni o resti ossei umani.

Ritrovato scheletro di coccodrillo nel deserto israelita: cosa ci faceva in quel punto?

Sappiamo che i coccodrilli vivono in zone fluviali e che non potrebbero sopravvivere in una zona come quella in cui è stato trovato lo scheletro. Per questo motivo gli studiosi hanno ipotizzato che fosse stato portato dall’Egitto per una cerimonia religiosa oppure per uno spettacolo sullo stile dei giochi al Colosseo. Non è escluso nemmeno che l’animale potesse servire come nutrimento per la popolazione o che la sua pelle venisse utilizzata per la costruzione di vestiario.

Nell’intervista rilasciata al ‘Scientific Report’ il professore a capo del gruppo di ricerca, Guy Bar-Oz, ha spiegato infatti come in epoca romana, i coccodrilli venissero esportati verso Roma in grande quantità: “Nello stesso Egitto è stata trovata un’armatura tardo romanica in pelle di coccodrillo a Manfalut che suggerisce che tra i legionari ci potesse essere il culto dell’animale”.

 

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