Vincent Lambert, sì alla ripresa delle cure: il verdetto della Corte di Appello di Parigi

I giudici della Corte di Appello di Parigi hanno accolto il ricorso dei genitori di Vincent Lambert e hanno detto sì alla ripresa delle cure per l’uomo

Sulla vicenda di Vincent Lambert, l’uomo tetraplegico verso cui i medici avevano deciso di sospendere alimentazione e idratazione (qui il link al nostro articolo di ieri in merito alla vicenda), è arrivata la decisione dei giudici. Accogliendo il ricorso dei genitori di Lambert, contrari alla decisione che avrebbe portato alla morte del figlio, la legge ha imposto ai medici dell’Ospedale di Reims di riprendere a curare l’uomo, che versa in stato vegetativo in seguito a un incidente stradale verificatosi nel 2008.

Sì alle cure per Vincent Lambert, la Corte di Appello di Parigi ribalta tutto

Come riportato da Today, la Corte di Appello di Parigi ha accettato il ricorso dei genitori di Vincent Lambert sulla decisione, da loro non accettata, di sospendere per il figlio le cure palliative. Vincent Lambert (42 anni) vive in stato vegetativo cronico dal 2008, e cioè da quando è rimasto coinvolto in un terribile incidente stradale. Il 10 Maggio scorso era stato comunicato, tramite un’email inviata ai genitori, che l’alimentazione e l’idratazione fornite all’’uomo sarebbero state sospese a partire da ieri 20 Maggio 2019. Fautore della comunicazione Vincent Sanchez, il primario del reparto di cure palliative e cerebrolesi del Policlinico universitario di Reims che adesso rischia anche di subire dei provvedimenti disciplinari, chiesti per lui dai legali dei genitori di Lambert. La decisione di sospendere le cure era arrivata dopo il verdetto favorevole, emesso ad Aprile, del Consiglio di Stato. La delibera  della Corte di Appello ha nuovamente cambiato le carte in tavola imponendo la ripresa delle cure.

Sì alle cure per Vincent Lambert, in Francia sono vietati eutanasia e suicidio assistito

La famiglia di Vincent Lamber è spaccata in due tronconi: da un lato il papà e la mamma, favorevoli alle cure palliative, e dall’altro la moglie, i fratelli di Vincent e il nipote che invece sono favorevoli allo stop di alimentazione e idratazione. Mai come in questo momento, forse, la questione del fine vita in Francia è più dibattuta che mai. Come si esprime, in proposito, la legge francese? In Francia, la legge Claeys-Leonetti del 2016 vieta il suicidio assistito e l’eutanasia ma permette che- in caso di accanimento terapeutico- vengano interrotte le cure che mantengono artificialmente in vita il paziente. La moglie Rachel ha dichiarato, in diverse occasioni e dinanzi al Consiglio di Stato, che il marito sarebbe stato contrario al proseguimento delle cure.

Maria Mento

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