
Il settimanale “Oggi”, in esclusiva, rivela che le foto mostrate da Pamela Prati a Silvia Toffanin, nella sua intervista a “Verissimo”, erano, in realtà, di un manager che ha fatto partire una denuncia.
Il settimanale “Oggi”, in esclusiva, aggiunge un altro tassello all’intricato “caso Prati”. Il noto giornale di gossip rivela che le famose foto mostrate da Pamela Prati a Silvia Toffanin, nella sua intervista a “Verissimo”, erano, in realtà, di un manager che lavora nel mondo dello spettacolo, il quale ha deciso di sporgere denuncia. Ecco cosa ha dichiarato il manager:
“Ho appreso da voi che la mia fotografia è stata carpita e utilizzata per accostarmi alla signora Pamela Prati in relazione alla vicenda del matrimonio con tale Mark Caltagirone. Atteso che questa immagine che mi raffigura anche insieme con una delle mie figlie è stata utilizzata senza la mia autorizzazione, non so neanche in che modo appresa dai soggetti che l’hanno usata, ho già dato mandato al mio legale, Avv. Roberto Pugnaghi di Milano, per le più opportuni azioni legali a mia tutela. Autorizzo in tal senso a riportare le mie parole e la mia fotografia col mio reale nominati”.
L’avvocato Carlo Taormina: “Ho rinunciato al mandato perché vedo tante chiacchiere e supposizioni”
A proposito di avvocati, Carlo Taormina a “Un giorno da pecora”, ha rivelato di avere rinunciato al mandato, quindi non assisterà più Pamela Prati:
“Ho rinunciato al mio mandato perché vedo tanta confusione, tante chiacchiere e supposizioni, cose intricate e non sempre chiare. All’inizio, la Perricciolo mi presentava le cose con una certa serietà. Non ho mai visto Mark Caltagirone, nemmeno una foto, non l’ho mai visto e conosciuto, e l’evoluzione dei fatti ha dimostrato che questo signore probabilmente è una fantasia”.
E ancora:
“La prima volta che è stata da me, era molto preoccupata, anche perché aveva un’esclusiva con ‘Verissimo’. Io ho visto anche il contratto e posso dire che era tutta cosa vera. Poi però l’ho trovata progressivamente in difficoltà. La Prati complice? Complice è una parola grossa e non lo posso dire. La ragione della mia rinunzia è che la cosa era diventata una tale gazzarra non adeguata alla presenza di un avvocato. Pamela era assolutamente serena e tranquilla, fino ad un certo punto. Poi credo che abbia avvertito qualcosa che non andava e si sia comportata di conseguenza”.
Maria Rita Gagliardi