Venezia, arriva Banksy e provoca: i Vigili non lo riconoscono e lo cacciano da Piazza San Marco

Non poteva mancare, a Venezia, la zampata provocatoria di Banksy. Lo straordinario artista, si è reso protagonista di una performance assolutamente sui generis

A Venezia è arrivata la provocazione di Banksy. L’artista è stato cacciato dalla Polizia Municipale di Venezia dopo essere stato scambiato per un artista di strada che aveva esposto il suo lavoro, apparentemente per proporlo ai passanti e racimolare denaro da possibili vendite. L’opera incriminata, provocatoriamente esposta da un Banksy sapientemente mascherato da uomo qualunque, è una specie di puzzle costituito da tanti quadri diversi: tutti insieme rappresentano una nave da crociera che naviga nelle acque del canale, con sullo sfondo il campanile di Piazza San Marco.

Banksy arriva a Venezia e provoca: la sua denuncia sulle navi da crociera nel Canale

Un uomo abbigliato come un artista di strada ha presentato, in Piazza San Marco a Venezia, un’opera pittorica scomposta in più parti: come le tante tessere di un mosaico che infine arrivano a costituire, insieme, un disegno unico. La scena raffigurata in questo “quadro a più voci” è quella che denuncia una situazione da lungo tempo conosciuta: la presenza delle navi da crociera che, entrando nel Canal grande veneziano, minacciano la Serenissima. Un’opera a Venezia in difesa di Venezia, dunque, questa che è stata definita un’installazione vivente. E lui, l’anonimo artista cacciato dalla Piazza dai Vigili Urbani (perché è così che si è conclusa la provocazione), in realtà è Banksy. Scarpe, pantalone color camoscio, impermeabile blu e cappello a coprire il volto di una persona apparentemente seduta in attesa che qualcuno compri i suoi lavori e che inganna il tempo leggendo il giornale. In questa maniera Banksy si è confuso tra veneziani e turisti, regalando a un pubblico ignaro di tutto  la sua presenza e la sua contemporanea assenza.

Banksy arriva a Venezia e provoca: il video rivelatore su Instagram

I Vigili urbani, che non sapevano della comparsata di Banksy a Venezia, lo hanno cacciato come fosse stato un artista abusivo qualunque. E, in effetti, è proprio difficile riconoscere un artista i cui connotati sono avvolti nel mistero. Lo stesso artista ha postato un video sul suo profilo Instagram grazie al quale l’arcano è stato svelato. Si tratterebbe della seconda impronta che Banksy lascia a Venezia nel giro di poco meno di due settimane: la prima con un murale, di gusto spiccatamente politico, comparso lo scorso 9 Maggio e raffigurante un migrante disperso in mare. Ma il misterioso Banksy alla Biennale di Venezia non è mai stato invitato e così ha ironicamente commentato sul web: “Sto preparando la mia installazione per la Biennale. Nonostante sia la più ampia e più prestigiosa esposizione d’arte del mondo per qualche motivo non sono mai stato invitato”.

Maria Mento

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