A Fiumicino, dei fogli di carta- su cui erano stati scritti versi poetici di autori famosi- avevano coperto delle scritte di Forza Nuova. Ora quei fogli di carta sono stati imbrattati con svastiche
Nuovo scempio in quel di Fiumicino. Dopo la bellissima iniziativa che aveva visto la comparsa di fogli di carta densi di versi poetici, comparsi per coprire scritte di Forza Nuova e svastiche su muri, pali e tronchi di alberi, nella notte qualcuno ha imbrattato quei fogli riproponendo delle svastiche nere.
Versi poetici imbrattati con svastiche, lo scempio a Fiumicino
Per coprire delle scritte di Forza Nuova e simboli come le svastiche, apparse su alcuni muri, su pali della luce e altri arredi urbani simili, ieri mattina sono comparsi dei fogli di carta con su scritti dei versi poetici. Ungaretti, Leopardi, Penna. La bellezza della cultura scelta come risposta allo scempio e al degrado urbano e morale dei nostri tempi. Ma neanche questa lodevole iniziativa, realizzata a Fiumicino, è stata pienamente accettata. Come riporta La Repubblica, nella notte qualcuno- utilizzando una bomboletta con spray nero- ha imbrattato quei fogli facendo ricomparire le stesse svastiche in qualche modo coperte. Alcuni fogli sono stati anche strappati.
Versi poetici imbrattati con svastiche, la scritta contro il sindaco Esterino Montino
Non molto distante dal centro storico è apparsa anche una scritta contro il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, alla fine del suo primo mandato da primo cittadino e coniuge di Monica Cirinnà, fautrice della legge che porta il suo nome. “Montino come Pallotta!”: questa la frase che è stata scritta e che è stata accompagnata da una svastica. Gianfranco Pagliaruco, vice Presidente nazionale dell’Anpi, ha commentato così la vicenda: “Non mi meraviglio che i neofascisti ricoprano le poesie con le svastiche. Si dice che Goebbels abbia detto ‘quando sento la parola cultura metto mano alla pistola’. Chi ha fatto questo gesto si dimostra fedele a questa massima ed è la conferma che il fascismo di batte con la cultura. Perché davanti alla cultura i neofascisti reagiscono. Sono allergici e noi continueremo a contrastarli in questo modo“.
Maria Mento