Ragazzo ucciso durante un raid punitivo, aveva fatto apprezzamenti a una 15enne

raid punitivoRaid punitivo mortale contro un 19enne, il padre di una 15enne non ha gradito gli apprezzamenti che le ha fatto. Il giovane è spirato in ospedale

Un raid punitivo finito nel sangue, e costato la vita ad un ragazzo di soli 19 anni. La vittima è un ragazzo egiziano, colpevole di aver rivolto apprezzamenti ad una 15enne. Ma il padre non ha gradito e, insieme ad altre persone, ha aggredito il ragazzo martedì 28 maggio utilizzando un’arma da taglio, molto probabilmente un cacciavite. L’episodio è avvenuto davanti alla stazione Lido: il 19enne nulla ha potuto fare per fermare la furia degli uomini che, con il cacciavite, lo hanno gravemente ferito all’addome e nell’arco di 24 ore è deceduto in ospedale, dove è stato ricoverato d’urgenza e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. I medici dell’ospedale Grassi di Ostia non hanno potuto fare altro che dichiarare la sua morte; anche un amico del ragazzo è rimasto ferito, seppur non in gravi condizioni, coinvolto nella maxi-rissa scoppiata di fronte alla stazione del municipio romano.

La ricostruzione dei fatti, il 19enne colpito con un cacciavite

Secondo una prima ricostruzione del gruppo di persone farebbero parte almeno due italiani e uno di loro avrebbe precedenti. Il presunto autore del gesto è stato trovato e fermato dai carabinieri che lo hanno arrestato con l’accusa di omicidio. Sono state identificate altre sei persone che dovranno invece risponderer di rissa. Sarebbe stata l’adolescente a raccontare al padre di aver ricevuto apprezzamenti non graditi dal 19enne e l’uomo avrebbe deciso di raggiungerlo per dare una punizione a lui e all’amico. L’autore dei colpi che hanno portato il ragazzo alla morte è un 38enne romano, inizialmente accusato di tentato omicidio ed ora di omicidio, dopo la morte del giovane. Si cerca ancora l’arma utilizzata per ferirlo mortalmente.

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