I cittadini tedeschi di tutte le fedi (e anche quelli che non ne hanno nessuna) sono stati invitati a indossare i copricapi kippah questo sabato come gesto di solidarietà con la comunità ebraica.
La “campagna” di solidarietà è partita dopo aver riscontrato negli ultimi tempi un forte aumento degli attacchi antisemiti.
A scatenare le proteste in tutto il paese è stato un esponente del governo, Felix Klein, reo di aver consigliato ai cittadini ebrei la scorsa settimana di non indossare la kippah proprio per il rischio di essere aggrediti.
Il giornale scandalistico tedesco Bild è stato uno dei più forti sostenitori delle proteste, pubblicando persino una kippah che i lettori possono ritagliare o (nella versione online) scaricare e stampare.
Solo l’anno scorso sono stati segnalati 1.800 attacchi antisemiti, che hanno riguardato abusi verbali e fisici, oltre a minacce di morte.
Il 90% delle minacce agli ebrei proviene dall’estrema destra
Come riportato dal quotidiano “The Guardian”, durante la campagna elettorale per le elezioni europee, i sostenitori del partito di estrema destra Die Rechte hanno preso di mira una sinagoga nella città di Pforzheim gridando “Lasciate la Germania” e “Tornate in Israele” dalle finestre dei loro autobus.
Secondo Klein, il 90% delle minacce agli ebrei in Germania provengono da estremisti di destra, mentre la maggior parte del restante 10% proviene da residenti musulmani. “Molti di loro guardano canali televisivi arabi, in cui viene trasmessa un’immagine fortemente negativa di Israele e degli ebrei”, ha detto Klein.
Ma la sua raccomandazione di non indossare la kippah ha scatenato un mare di polemiche. Joachim Herrmann, il ministro degli interni della Baviera, ha affermato che l’avvertimento equivale a cedere all’estrema destra. Ha esortato gli ebrei a ignorare l’avvertimento di Klein e a continuare ad indossare la kippah.
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