Arriva il giudizio dell’Europa sul Governo Conte e sulla lettera che venerdì scorso il Ministro Tria ha inviato a Bruxelles: l’Italia rischia la proceduta d’infrazione
Con un documento composto da venti pagine, che potremmo definire una risposta data da Bruxelles alla lettera inviata dal Ministro Tria venerdì scorso, l’Europa svela tutte le criticità rilevate sull’operato del Governo Conte. Soprattutto, al Parlamento europeo non convincono le due manovre cardine che l’alleanza giallo-verde ha messo in piedi nel primo anno di Governo: il Reddito di cittadinanza e Quota 100, entrambi provvedimenti accusati di mettere in crisi sia la tenuta dei mercati italiani sia di quelli europei. L’Italia rischia di incappare in una nuova procedura d’infrazione.
L’Italia rischia la procedura di infrazione in Europa, l’UE contesta Reddito di Cittadinanza e Quota 100
La bozza delle venti pagine con cui l’Europa ha bocciato la lettera del Ministro Tria, pubblicata in anteprima da La Repubblica, svela che presto sarà avviata- e oramai sembra una cosa sicura- la procedura di infrazione per debito a carico dell’Italia. Proprio oggi la Commissione Europea dovrebbe confermare l’ufficialità del provvedimento. Si spera ancora in una negoziazione con il governo italiano e nella riunione dei Ministri delle Finanze che avverrà il prossimo 9 Luglio del 2019. L’Europa punto il dito contro tutti i provvedimenti presi dal Governo Conte che di fatto hanno avuto il duplice effetto di non far crescere l’Italia, e anzi danneggiarne la crescita, e di far salire debito e spread. Il debito, nello specifico, è il secondo più alto dell’Unione e lo spread è salito di 100 punti rispetto a un anno fa. Cosa comporta tutto ciò? L’Italia non è messa nelle condizioni di stabilizzare la sua economia in caso di crisi finanziaria, pesando sulle generazioni future e inibendosi sui mercati. Per quanto riguarda il Rdc e Quota 100, il primo non ha apportato alcun beneficio relativamente al Pil e il secondo– oltre a cancellare molti degli effetti positive delle riforme pensionistiche- alla lunga non renderà sostenibile il bilancio italiano, facendo crescere la spesa pensionistica. Tutto ciò a sfavore di lavoro, istruzione e altri settori della vita degli italiani.
L’Italia rischia la procedura di infrazione in Europa, come può rispondere il Governo Conte
L’Italia può evitare la manovra di infrazione? Potrebbe essere possibile, ma- numeri alla mano- non si tratta di una cosa poco gravosa. Il Governo Conte dovrebbe cercare di correggere il problema economico evidenziato dall’UE con una manovra bis che però costerebbe tra i 3 e i 4 miliardi di euro. Sono 11 i miliardi di eccedenza con cui l’Italia ha sfondato le regole sul deficit tra 2018 e 2019 e si dovrebbe puntare a un risanamento- almeno su questi 11 miliardi- entro il 2020.
Maria Mento